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26/01/2024 20:56:00

Corruzione a Trapani, Safina interrogato per cinque ore

 Più di cinque ore davanti al Gip di Trapani, Samuele Corso. Alle 19.30 Dario Safina ha lasciato il Palazzo di giustizia per fare rientro nella sua abitazione dove è agli arresti domiciliari per corruzione e turbativa d' asta. L' Interrogatorio di garanzia e' iniziato alle 14, 15. Il deputato regionale assistito dagli avvocati Giuseppe Rando e Salvatore Longo ha risposto a tutte le domande, fornendo chiarimenti sui fatti che gli vengono contestati. Ha anche depositato memorie difensive. Presente il Pm Francesca Urbani. I legali hanno avanzato richiesta di revoca degli arresti domiciliari. Il giudice deciderà nei prossimi giorni. Che l' indagato non si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere era chiaro. Già subito dopo il suo arresto, eseguito dai carabinieri, Dario Safina aveva diramato una nota dove, dopo aver puntualizzato che i fatti che gli venivano contestati si riferivano al periodo in cui ricopriva la carica di assessore ai Lavori pubblici del Comune di Trapani, riferiva di “essere sereno” e di “avere la coscienza tranquilla”. “ Sono fiducioso nell’operato della magistratura e sono certo – concludeva la nota che riuscirò a chiarire la vicenda nel più breve tempo possibile". 

Secondo l’accusa Dario Safina avrebbe pilotato un appalto sull’illuminazione pubblica per favorire un imprenditore amico e avrebbe anche avuto un ruolo nei bandi truccati della Trapani servizi.

Dall’imprenditore amico, il deputato avrebbe ricevuto regali in denaro. Soldi, però, che non sono finiti nelle tasche dell’indagato, ma utilizzate per finanziare iniziative a favore della città per aumentare – secondo la tesi degli inquirenti – , però, il proprio consenso elettorale,