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30/01/2024 15:13:00

Colpo alla mafia dell'acqua, cinque arresti:  il clan gestiva una condotta idrica abusiva

 I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, nei confronti di 5 persone, 4 in carcere e una ai domiciliari con il braccialetto elettronico, accusate a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni aggravate commesse avvalendosi del metodo mafioso e reati in materia di armi.

Le indagini, durate dal 2021 al 2023, avrebbero accertato il rientro «a pieno titolo» di pregiudicati mafiosi, dopo lunghi periodi di detenzione, nelle fila della famiglia mafiosa di Carini, e l’inserimento in seno al clan di giovani e ambiziosi associati, appartenenti a famiglie che storicamente hanno diretto lo scacchiere mafioso locale.

I vertici del clan mafioso di Carini avrebbero gestito una condotta idrica abusiva mediante la quale, dietro pagamento, fornivano acqua per uso civile a una consistente fetta della popolazione che non aveva altre possibilità di approvvigionamento. Lo rivela l’indagine dei carabinieri che ha svelato assetti e affari della cosca di Carini.

L’inchiesta è il prosieguo dell’operazione Feudo che a settembre 2022 ha già portato all’arresto di 3 persone per il reato di scambio elettorale politico mafioso, ha ricostruito gli assetti interni della famiglia mafiosa di Carini, inserita nel mandamento di Tommaso Natale e San Lorenzo e i ruoli dei singoli uomini d’onore anche in ordine ad alcune estorsioni, commesse nell’ambito delle mediazioni immobiliari attraverso le cosiddette «sensalerie».

I nomi
Nell’operazione antimafia a Carini Il gip Fabio Pilato ha disposto il carcere per Salvatore Abbate, di 55 anni; Giuseppe Passalacqua, 49 anni; John Pipitone, 42 anni e Salvatore Vallelunga, 43 anni. Ai domiciliari con il braccialetto elettronico Vincenzo Vallelunga, 74 anni. Gli indagati sono tutti di Carini.