“Sala Giovanni Ingoglia” sono le parole incise sulla targa voluta dall’Assostampa provinciale per commemorare il giornalista trapanese che ha speso la sua vita in sindacato.
“Lo dico da figlia e da collega, questo è un atto di riconoscimento e di riconoscenza a mio padre che ha speso tutta la sua vita, dagli anni ‘60 fino al 2021, perché anche gli ultimi giorni in ospedale continuava a lavorare al numero di Sicilia Archeologica che ha lasciato pronto e poi purtroppo non ha potuto assistere alla sua presentazione – sono le parole di Maria Emanuela Ingoglia, giornalista e figlia di Giovanni Ingoglia -. Fin dagli anni ‘60 al 2021 ha lavorato dentro fuori le redazioni, occupandosi di mafia, di mafia e politica, di mafia politica e di interessi economici, di corruzione all'interno dei palazzi. Erano anni difficilissimi nei quali fare il giornalista in questo modo era estremamente complicato".
"Ha lasciato delle pagine che sono delle lezioni di giornalismo, per me e credo anche per i colleghi giovani. È un atto di riconoscenza anche per la sua attività all'interno di questo sindacato sia nell'organo provinciale, dove ha ricoperto per anni il ruolo di segretario, sia a livello regionale dove ha ricoperto il ruolo di vicesegretario – continua -. Una battaglia fra tutte, quella che ha condotto alla Provincia Regionale di Trapani.
Lui dipendente della Provincia da addetto stampa, si è battuto affinché vi fosse il riconoscimento giuridico e l’applicazione del contratto nazionale dell'ordine della stampa e non quello dei dipendenti pubblici. Ha fatto una battaglia per se stesso, ma è stata anche una battaglia collettiva perché fu il primo ad aver applicato il contratto nazionale della stampa, aprendo la strada agli altri. Noi, quindi, partiamo da qui e da queste mura per continuare a fare ancora meglio”.
“Questa targa è un simbolo – spiega Vito Orlando, segretario provinciale Assostampa -, è un’intitolazione, ci tiene vivo non solo il ricordo, ma anche la presenza in questo che è il luogo più adatto per ricordare il collega Ingoglia. Tra di noi, che pure venivamo da esperienze politiche completamente opposte, c'era vicinanza perché entrambi, seppur su barricate opposte, avevamo creduto in un'idea di verità che era stato il nostro retroterra anche nel fare giornalismo”.
“Voglio testimoniare – ha voluto ricordare Roberto Ginex, ex segretario regionale Assostampa -, l'impegno di Giovanni che ho conosciuto all'interno del sindacato dove si adoperava per tutelare i giornalisti, la tutela della dignità e della professionalità dei giornalisti a sostegno dei giovani".
Anna Restivo