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24/02/2024 06:00:00

Trapani, rifiuti: la crisi e la protesta dei Sindaci

Protestano i sindaci per la decisione di trasportare i rifiuti a Catania e Giacomo Tranchida, sindaco di Trapani, chiede all’Arpa controlli a tappeto su tutti gli impianti di smaltimento.

L'obiettivo è riportare a norma l'impianto di smaltimento e normalizzare al più presto la situazione. 

Il rischio è avere un aumento importante delle tasse sui rifiuti e per i circa cento lavoratori dell'impianto Trapani servizi attualmente chiuso, perdere per sempre il lavoro. 

L’Amministrazione di Trapani sollecita l’Arpa a inviare visite ispettive a tutti i siti, sia pubblici che privati, affinché Trapani Servizi non sia agnello sacrificale di una vicenda che ha del paradossale.

Solo così si potrebbe infatti mettere verificare quanto obsoleta sia l'attuale legge, per la quale anche su sollecitazione della SRR Trapani Provincia Nord, il Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti ha già inviato una nota urgente al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Una situazione definita paradossale dal sindaco, quella di conferire a centinaia di km all’ impianto catanese, invece che nella propria discarica.

Perché Trapani è l’unica che può vantarsi di un proprio impianto di smaltimento.

Una soluzione tamponante solo momentaneamente, molto costosa soprattutto per le tasche dei cittadini visto l’enorme “aggravio dei costi e notevoli criticità per i Comuni che, fino a qualche giorno fa, conferivano invece presso l'impianto della Trapani Servizi”.

A dirlo sono il Sindaco di Trapani Giacomo Tranchida e l'Assessore all'Ecologia Emanuele Barbara. Un conferimento della spazzatura a chilometro zero con ottime ripercussioni sul cittadino.

Da parte nostra, massimo impegno ed assoluta vicinanza innanzitutto agli operai della Trapani Servizi, per i quali ci batteremo al fine di garantire gli attuali livelli occupazionali – continua - fermo restando che l'aumento esponenziale dei costi rischia di causare, in assenza di interventi a sostegno dei comuni da parte della Regione Siciliana - una inevitabile incidenza sulla Tari”.

E proprio per contenere i costi, unanime è la richiesta dei sindaci della Srr Trapani Nord ai cittadini di intensificare la differenziata.

Più i comuni sono virtuosi, più ci sono sgravi nella Tari.

Tranchida ricorda infatti che nel 2023 “la ragguardevole percentuale è di quasi il 70% di raccolta differenziata, partendo appena da poco più del 10%, non possa ora tornare indietro verso logiche assolutamente non condivisibili e lontane anni luce dallo sviluppo e dalla tutela dell'ambiente che la nostra amministrazione intende portare avanti con determinazione”.

Sulla stessa linea rossa,  i sindaci del trapanese, facendo eco all’Anci che riconosce in loro il grande senso di responsabilità, lanciano un appello ai cittadini per continuare il trend così da poter ottenere sconti sulla tassa dei rifiuti.

Il comune più virtuoso del Trapanese nel 2023 è Buseto Palizzolo.

Essendo piccolo il Comune e avendo una differenziata quasi al 90% c’è poco residuo secco. La premialità dovuta al corretto conferimento dei rifiuti, ha sempre aiutato il Comune a non aumentare la Tari.Se la situazione non rientra, un aumento ci sarà. Ma solo grazie alla mentalità sostenibile dei cittadini di Buseto gli aumenti qui saranno contenuti”.

In attesa che la situazione possa tornare alla normalità- dichiara la sindaca di Erice, Daniela Toscano - e per evitare che i costi lievitino in maniera incontrollata, riteniamo fondamentale sensibilizzare i cittadini a migliorare la raccolta differenziata, impegnandosi a frazionare ancora e meglio i rifiuti prodotti. È il momento di unire le forze. La raccolta differenziata è il cuore di questo impegno, e vi chiediamo di intensificare la vostra partecipazione”.  

Anna Restivo