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27/02/2024 06:00:00

26 giorni per il bypass, ma ora Trapani ha di nuovo l’acqua

Il bypass funziona regolarmente e la situazione idrica del Comune di Trapani torna alla normalità.

Archiviato il secondo step di interventi sulla condotta di Bresciana, l’erogazione dell’acqua è ripristinata, seppur a portata ridotta.

La situazione volge alla normalità, anche se il bypass è sempre da considerarsi un intervento tampone – spiega Vincenzo Guaiana, assessore ai Servizio Idrico Integrato -. L’acqua adesso confluisce normalmente al serbatoio di San Giovannello. Da domenica il servizio viene erogato anche a Villa Rosina e da lunedì a Xitta”.

Villa Rosina è rimasta all’asciutto per circa tre settimane perché è collegata direttamente alla condotta di Bresciana, squarciata per oltre 90 metri durante i lavori di una ditta che posava cavi per conto dell’Enel.

Mentre gli abitanti di Xitta hanno avuto disservizi a causa della scarsa pressione dell’acqua all’interno delle tubature che, in questo periodo, hanno ricevuto acqua proveniente solo da San Giovannello, dove il Comune ha fatto confluire 50 litri al secondo in più da Siciliacque, per compensare il mancato arrivo di quella da Bresciana.

Il ritorno dell’acqua, seppur attraverso la condotta alternativa, è pur sempre una soluzione provvisoria che sarà attiva solo per un paio di settimane. Quelle necessarie per dissetare la città.

Tecnicamente “normalizzare” l’erogazione nelle case degli abitanti.

Non dobbiamo dimenticarci – continua l’assessore – dei prossimi interventi risolutivi alla conduttura principale, necessari per ripristinare la condotta da 800. E questo implicherà qualche giorno di disagio”, perché per effettuare i lavori finali, bisognerà nuovamente interrompere la fornitura da Bresciana. 

“In questo momento stiamo approfittando del fatto che Siciliacque ci sta dando un surplus di portata e, in questo modo, abbiamo potuto anticipare di 24 ore il turno previsto inizialmente per oggi. Siamo quindi speranzosi di tornare alla normalità”.

Il primo step di lavori ha visto l’amministrazione affrontare la grave crisi idrica che ha colpito la città, stipulando un accordo con Siciliacque, anche grazie all’intervento della Prefettura.

È stato il sindaco Giacomo Tranchida a chiedere l’intervento del prefetto dopo che Trapani era rimasta senza acqua dal 30 gennaio, da quando cioè una ditta che effettuava uno scavo per conto dell’Enel ha squarciato circa 90 metri della condotta di Bresciana, condotta della rete idrica cittadina.

"Dobbiamo valutare giorno per giorno e vedere cosa ci prospetta il futuro – conclude Guaiana -, oltre alle spese di riparazione, al ripristino delle tubature, all’acquisto dell’acqua, stiamo valutando con il nostro ufficio legale, il risarcimento da chiedere all’assicurazione, per i disagi procurati ai cittadini. Non abbiamo detto che non rimborseremo chi non è in regola con i pagamenti. Accertata la fattibilità di richiedere in danno all’assicurazione il risarcimento per i disagi procurati, troveremo le modalità per effettuare il rimborso".

Gli utenti che chiedono il risarcimento per l’acquisto dell’acqua da privati (documentata da fatture) ed hanno dei ritardi giustificabili nei pagamenti, come ad esempio contenziosi o comprovati problemi a pagare, avranno il diritto all’ indennizzo. Per il servizio sostitutivo con l’autobotte è chiaro che si adotta lo stesso criterio, ma se ci sono utenti che non pagano, da due, tre, quattro anni, senza alcuna motivazione, in questo caso non verrà fornito il servizio.

Anna Restivo