Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
18/03/2024 09:31:00

Tredici frustate in pochi secondi ad un pony. Rizzi presenta esposto in questura

 Tredici violente frustate in appena 11 secondi. Questo è possibile vedere nel filmato di una folle corsa al calesse in viale Sandro Pertini, limitrofo allo Zen 2 di Palermo. Un probabile allenamento o corsa a cronometro di un pony utilizzato nelle corse clandestine.

Il filmato girarto all'animalista Enrico Rizzi, è già stato inviato al Questore di Palermo. “Siamo innanzi all’ennesimo grave maltrattamento di un cavallo nella città di Palermo - dichiara Rizzi – come il povero pony che appena un anno addietro finì schiantato contro un’automobile in via Mongitore. Invito il Questore a mettere in atto quanto necessario non solo per individuare il povero cavallo ora filmato e valutarne l’immediato sequestro, ma anche a intervenire affinché le strade della città non vengono messe più a disposizione di questi reati”.

Purtroppo numerose arterie di Palermo sono state più volte segnalate per la presenza di calessi da corsa, fino al ritrovamento, lo scorso gennaio, di un cavallo morto nella circonvallazione cittadina. “Una polemica – ricorda Rizzi – amplificata dall’incredibile comunicato del Comune di Palermo che sminuì quanto avvenuto ricollegando il tutto a un non meglio specificato quanto improbabile carro trainato”. Rizzi fa altresì riferimento al Codice della Strada il quale, al di là dell’uso del veicolo a trazione animale, impone precise disposizioni che vengono però del tutto ignorate. “Basterebbe un attento controllo, congiunto alla verifica delle stalle – ha concluso l’influencer – per ridurre drasticamente il fenomeno”.