Con un carico di lavoro a dir poco notevole, è ormai ridotto all’osso, tra pensionamenti e trasferimenti ad altri uffici, l’organico del settore Pianificazione e Urbanistica del Comune di Marsala.
A lanciare il grido d’allarme, anzi un vero grido di dolore, sono un geometra e una architetta dell’ufficio, che hanno inviato una nota al sindaco Massimo Grillo, all’assessore Giacomo Tumbarello e al segretario comunale Andrea Giacalone (e per conoscenza anche al dirigente Mezzapelle, al presidente del Consiglio comunale, Enzo Sturiano, e al presidente della commissione Urbanistica, Pino Carnese) affermando di avere “più volte e bonariamente manifestato all’Amministrazione, nonché al presidente del Consiglio comunale, le proprie perplessità circa l’adeguatezza dell’organico addetto all’ufficio Permessi di Costruire (quelle che in passato si chiamavano ‘licenze edilizie’, ndr) e più in generale del Settore, Accertamenti di Conformità urbanistica, Scia alternativa al Permesso a costruire, si vedono oggi costretti a comunicare ufficialmente le criticità di seguito precisate… l’Ufficio (che si occupa anche di condono edilizio, ndr) negli anni ha subito il pensionamento di oltre 25 persone (tecnici ed amministrativi), che non sono state debitamente sostituite…
A seguito dell’ultimo pensionamento del collega arch. Filippo Maggio – si prosegue – il carico dello stesso è stato ridistribuito tra gli scriventi sui quali già gravava un carico di pratiche di per sé non smaltibile nei tempi previsti dalla legge. Già da alcuni anni, i sottoscritti si sono trovati costretti a differenziare le pratiche via via ricevute, in base all’urgenza… Questo obbligato modus operandi ha comportato l’accumularsi di un arretrato di PdC, con la conseguenza che non vengono esaminati nei tempi ordinari, ma dopo la comunicazione di inizio lavori, e spesso con conseguente necessaria sospensione dei lavori… Da molti anni, anche a seguito dei bonus edilizi, i sottoscritti si sono ritrovati un carico di circa 450 pratiche annue ciascuno”.
A ciò, scrivono i due tecnici superstiti, si aggiungono tutte le pratiche lasciate in sospeso dall’ultimo collega andato in pensione, “nonché l’onere di formazione dell’unico nuovo dipendente assegnato allo stesso ufficio, oggi non nelle condizioni, e non per suo demerito, di poter gestire autonomamente il proprio carico”.
Il carico di lavoro viene, quindi, giudicato “ingestibile” (anche perché c’è l’obbligo di 15 ore di ricevimento pubblico settimanali) e i due firmatari della nota sottolineano che sono pertanto costretti ad impiegare i loro giorni liberi e fuori dal servizio per analizzare ed istruire le pratiche in scadenza. La nota è datata 8 marzo. E nell’ultima seduta di Consiglio comunale se n’è parlato con toni abbastanza accesi.
I due tecnici si sarebbero decisi a scrivere la lettera a seguito, a quanto pare, del trasferimento di alcuni tecnici funzionari (esperti) del settore al neo ufficio Pnrr (quello che si deve occupare anche della realizzazione dell'ippodromo di Scacciaiazzo), con la conseguenza che l'ufficio pianificazione ed urbanistica che, di fatto, regola l'economia legata all'edilizia di una realtà vasta come Marsala, adesso si ritrova sguarnito, o comunque con un organico non certo adeguato a fornire risposte celeri a chi deve costruire o ristrutturare. Con conseguenze negative, naturalmente, anche per chi opera nel settore edile.