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31/03/2024 06:00:00

La sorpresa che vorremmo

 Entri a Marsala da nord sulla destra le saline in fondo le Egadi e poi, dopo la Lega Navale, uno scorcio degli Hangar Nervi ma li ci arriviamo dopo.
Qualche giorno addietro uno sfogo - legittimo - di un editore siciliano che denunciava dopo tre anni dall’approvazione di una provvidenza il mancato accredito da parte di Regione Siciliana dei ristori post pandemia; sempre lui ricordava che a parte i noti dati lettura della nostra Isola, la stessa - nel 2024 - continua a non avere una legge ad hoc a sostegno del comparto (cara politica perché sei così distratta?).


Quanto fa il CEPELL a livello nazionale diciamo che è insufficiente - almeno ai nostri paralleli, poi dopo la designazione di Taurianova a Capitale del Libro 2024, dalle nostre parti non godono di gran credito. Come puoi immaginare un futuro, se il disinteresse è totale già al presente? Se non hai interesse alcuno per la costruzione dell’oggi per le nuove generazioni passando per una ricognizione delle esigenze minime di base, è faticoso immaginare un pensiero quale esso sia sulla materia.
Che poi i più penserebbero che sia appannaggio di pochi, quando in realtà tocca tutti noi, ovvero leggere informarsi capire e scomodo Tullio De Mauro in un suo saggio curato da Francesco Erbani del 2010 “la cultura degli italiani” per Laterza -

«È mancata una politica pubblica per un’adeguata istruzione secondaria e universitaria, per un sistema di apprendimento durante tutta la vita, per biblioteche e promozione della lettura. Giorgio Napolitano ha detto di avere fiducia negli spiriti vitali degli italiani. Vorrei dargli ragione, a patto che tra gli spiriti vitali ci siano anche l’intelligenza per capire l’inadeguatezza cronica della politica e la capacità di selezionare ed esprimere una classe dirigente all’altezza dei nostri problemi»

Ora è vero noi Italiani risorgiamo con spirito indomito, ma non possiamo affidarci sempre all’Araba fenice e per una volta, potremmo avere una visione comune di medio periodo? Chiedo al Sindaco della mia Città, muovendomi tra il Professor De Mauro e Pierluigi Nervi, Lei ritiene possibile un volo alto così da innestarlo concretamente oggi per vederlo realizzato tra qualche anno?
Di che parlo? In una chat di Bibliotecari italiani, Giulio Blasi - già fondatore di MLOL (biblioteche digitali) rilanciava un post sul cantiere in corso del Palazzo delle Esposizioni di Torino - struttura disegnata da Ettore Sottsass e realizzata da Nervi, che con fondi PNRR sarà recuperato dall’abbandono e restituito alla comunità con una Biblioteca e molti altri servizi connessi.
L’Aeronautica militare da anni ha abbandonato da un punto di vista operativo il sito degli Hangar Nervi di Marsala - e noi abbiamo il vanto e l’onere di averne due, oltre una pertinenza attorno incredibile per progettare di tutto (Digital Innovation Hub, essere attrattori per corsi universitari futuri - lì c’è tutto, cubature spazi da rigenerare e in un contesto dove un amico di Marsala il Professor Giuseppe Barbera potrebbe concretamente valorizzare un giardino mediterraneo che si è preservato da solo grazie all’abbandono (…)

Al netto di tutto, forse abbiamo la necessità tangibile di tornare a credere in qualcosa da consegnare ai posteri, avere l’ostinazione che si possa cambiare insieme “semplicemente” rigenerando ciò che abbiamo. E’ complesso? Anche di più ma non impossibile, e la narrazione degli ultimi vent’anni sul tema non ha portato a nulla se non a rendering o idee di waterfront, che mostrano la corda già a chiamarlo così.
Vedendo quel servizio della Rai Piemonte, ho immaginato quel cantiere ad Alasram città cara a Italo Calvino, e mai oggi avremmo la necessità di fare nostra quella leggerezza densa e concreta per immaginarci domani.
Ridefinire il significato di cultura e tratteggiarne noi la trasformazione con l’aiuto di molti che hanno a cuore questa Città, tratteggiare una nuova idea di saperi.

Lei Signor Sindaco potrebbe chiudere il suo mandato naturale con un segno tangibile di sviluppo e crescita per la nostra Comunità con una visione che non avrebbe valenza solo nella provincia ma potrebbe rilanciare Marsala su scenari diversi dove la leva è la Cultura ovvero Sviluppo

Giuseppe Prode