Il voto contrario di Peppe Bica all’Ars sulla mozione per dire no al deposito nazionale dei rifiuti radioattivi da costruire in provincia di Trapani scuote la politica trapanese.
Se da un lato Maurizio Miceli, presidente provinciale di Fratelli d’Italia, e l’ex deputato regionale Nicola Catania, precisano come il voto di Bica fosse frutto di una posizione personale e che non rispettava la volontà del partito, dall’altro Dario Safina, deputato regionale del Pd, tira in ballo proprio Miceli per quanto lo stesso ha dichiarato, poi, in consiglio comunale, ritenendo che abbia “riabilitato” Bica, cambiando la sua posizione.
“È chiaro – hanno affermato Maurizio Miceli e Nicola Catania - che Bica non interpreta assolutamente la volontà popolare che da tempo si esprimere in maniera nettamente contraria all’ipotesi dell’insediamento dei due depositi in provincia di Trapani. Né tantomeno possono trovarsi giustificazioni legate a ipotetici posti di lavoro o un ventilato sviluppo economico, che, invece, deve generarsi grazie alle bellezze e ricchezze del nostro territorio. Il nostro partito è impegnato costantemente a sostenere tutte le iniziative volte alla valorizzazione delle risorse del territorio, in linea con quanto i rappresentanti di Fdi perseguono con determinazione a tutti i livelli”.
Safina, invece, punta l’indice contro Miceli perché, per il parlamentare dem, nella nota congiunta con Catania “la presa di posizione appare netta contro la decisione di Bica – afferma -. E fin qui tutto chiaro”.
Ma per Safina, un paio d’ore dopo il comunicato congiunto, Miceli in consiglio comunale ha difeso “Bica che a suo dire avrebbe votato sfavorevolmente non nel merito, ma solo per polemizzare contro il modo in cui era stata posta la questione e che sul tema bisognava fare una campagna informativa molto più approfondita”. E, così, Safina chiede a Miceli quale sia la sua reale posizione, perché “la querelle tutta interna a Fratelli d’Italia ha il sapore amaro della propaganda politica della peggiore storia di questo Paese, in vista delle prossime elezioni europee”.
“I fatti sono chiari: Fratelli d’Italia ha una posizione chiara e all’Ars ha votato contro - replica Miceli -. Quella di Bica è una posizione personale e ha votato diversamente, motivando la scelta”.