Si terrà questa mattina davanti al gip del Tribunale di Trapani, Giancarlo Caruso, l'udienza preliminare a carico dei 14 indagati dell'inchiesta "Aspide", sulla corruzione all'interno dell'ASP trapanese.
La richiesta di rinvio a giudizio è stata firmata dal Procuratore della Repubblica Gabriele Paci e dai PM Sara Morri e Francesca Urbani. Nel corso dell'udienza scorsa c'è stata la rinuncia all'incarico da parte degli avvocati della presidente del consiglio comunale Anna Lisa Bianco assistita ora dall'avvocato Lillo Fiorello e di Antonio Sparaco, difeso ora dall'avvocato Biondo di Palermo. .
Gli altri indagati - Restano confermati gli altri legali per gli altri indagati nell'inchiesta: l'avvocato Salvatore Trapani per Fabio Damiani; l'avvocato Vincenzo Barreca per Gioacchino Oddo; l'avvocato Nino Borsellino per Carlo Gianformaggio; gli avvocati Maria Teresa Camilleri e Sergio D'Angelo per Gaspare Gianformaggio; l'avvocato Vincenzo Agueli per Giovanni La Iaco Fullone; l'avvocato Luigi Pipitone per Antonella Federico; l'avvocato Gianfranco Puccia per Valentina Cruciata; l'avvocato Francesco Cardillo per Attilio Giuseppe Bonavires; l'avvocato Salvatore Gignagli per Antonina La Commare; l'avvocato Vincenzo Fragalà per Ranieri Candura; l'avvocato Maria Luisa Caleca per Bartolomeo Gisone.
Le accuse - Le ipotesi di reato contestate a vario titolo agli indagati, tra cui l'ex manager dell'ASP Fabio Damiani, l'ex direttore sanitario Gioacchino Oddo e Anna Lisa Bianco, riguardano presunte turbative d'asta, corruzione, concussione, abuso d'ufficio e rivelazione di segreti. Tra le contestazioni più gravi, quella mossa all'ex direttore sanitario Oddo, che avrebbe ottenuto prestazioni sessuali in cambio del rilascio di una patente speciale.
L'inchiesta Aspide - Era l'alba dell'11 dicembre del 2023 quando a Trapani si è abbattuta una nuova tempesta giudiziaria sulla sanità trapanese con l'operazione della Guardia di Finanza (l'altra grande operazione del maggio 2020 è Sorella Sanità). Le indagini dirette dalla Procura di Trapani e delegate al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, avrebbero consentito di "disvelare un ormai collaudato meccanismo di 'addomesticamento' e 'manipolazione' di procedure di gara, pubblici concorsi e affidamenti di incarichi dirigenziali all'interno delle strutture sanitarie trapanesi attuato, in un contesto collusivo e secondo una logica clientelare, con la compiacenza di alcuni pubblici ufficiali". Le indagini, avviate sulla regolarità di un bando di gara indetto dall'Asp di Trapani per la fornitura di attrezzature sanitarie necessarie per fronteggiare l'emergenza sanitaria da Covid-19 da destinare ai reparti di terapia intensiva, secondo l'accusa avrebbero fatto emergere "significative carenze e condotte distorsive nella gestione e nello sviluppo della procedura d'urgenza bandita, andando quindi a turbare la procedura di aggiudicazione a esclusivo vantaggio di una Spa già contrattualmente legata all'Asp".
L'ingegnere e il capitolato della gara ASP poi vinta dalla sua azienda - Finita ai domiciliari nell'operazione della Procura di Trapani c'è l'ingegnere marsalese, Antonella Federico, classe 1984. La Federico tra l'altro ha vinto la procedura del Comune di Marsala per individuare alcuni vigili urbani da utilizzare come rinforzo nei mesi estivi (qui la graduatoria, pubblicata da Tp24). Poi passata ad altro impiego pubblico, informano dal Comune. Antonella Federico, nella duplice veste di dipendente della ALTHEA Spa e Responsabile di Commessa dell'A.T.I. Draeger-Althea-Meditech, in concorso con la funzionaria dell'Asp Giuseppa Messina e con l'allora manager Damiani, è accusata di aver pilotato una procedura negoziata (senza pubblicazione del bando di gara) per la fornitura di attrezzature sanitarie per fronteggiare l'emergenza Covid (ad esempio, i famosi ventilatori polmonari). L'azienda, secondo le indagini, avrebbe fornito all'Asp apparecchiature non conformi alle richieste, con una falsa attestazione di conformità di Federico. L'ingegnere lavorerà per l'Althea fino a Dicembre 2020. Su indicazione di Damiani sarebbe stata la stessa Federico a definire il capitolato della gara poi vinta dalla sua azienda.
Il direttore sanitario dell'ASP Gioacchino Oddo - Gioacchino Oddo è stato arrestato ed è finito in carcere perchè, nella qualità di Direttore Sanitario dell'Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani, avrebbe abusato del suo ruolo, cercano di indurre Nunzia La Franca ad intrattenere con lui una serie di rapporti sessuali, in cambio del suo interessamento per il rinnovo della patente di guida speciale in favore della donna, velocizzando la pratica e le visite mediche Il tutto da Gennaio ad Aprile del 2021. Per la donna, classe 1969, è scattato l'obbligo di dimora.
Le intercettazioni - Quando lei lo chiama, il 7 Gennaio 2021, per esporre il suo problema (anche la volta precedente, dice, ci aveva pensato lui), Oddo le dice: "Tu lo sai... tu lo sai chi è il numero uno in un'Azienda Sanitaria?... il numero uno in un'Azienda Sanitaria è il Direttore Sanitario, che comanda tutti gli ospedali. Io sono Direttore Sanitario a Trapani. Se tu vieni qua to te lo faccio fare a vista...". Oddo ci prova ripetutamente al telefono con lei, i due si intuisce che hanno avuto in passato una qualche relazione. Il contenuto delle intercettazioni, da lì in avanti, è molto osceno. Più la donna resiste, più Oddo è esplicito. Non si fa scrupoli di utilizzare volgari doppi sensi o vere e proprie espressioni dirette con la donna ("Se non mi fai un pomp... io non faccio un cazzo"). I due si vedono anche, lui le organizza tutto per un rinnovo della patente veloce. Le telefonate vanno avanti, come la procedura, e Oddo chiede di tutto, anche una videochiamata per vederla mentre si veste: "Tutti hanno un prezzo, io ho un prezzo, tu pure, capire quanto paghi e io ti faccio fare..." . Le organizza una visita psichiatrica saltando la fila, ma al telefono con lei è chiaro e chiede un incontro sessuale, se no salterà tutto. E di fronte alle sue resistenze, aggiunge: "io ti prometto che tu non solo non hai la patente... che la patente l'avrai per un massimo di due anni. E così ti faccio vedere, ti va bene!?...".