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10/06/2024 06:07:00

Europee. Fdi al 28,9%, Pd al 24%. Flop M5S, Fi supera Lega. Calenda-Renzi sotto il 4%. Le preferenze

10,20 - Gli italiani disertano le urne delle europee del 2024, le prime elezioni della storia della Repubblica in cui i votanti sono meno del 50%, per l'esattezza il 49,69%, nonostante la discesa in campo di molti leader di partito.

Prendendo in considerazione i soli votanti e guardando non i voti assoluti ma le percentuali, i tre partiti di governo vedono rafforzati i propri numeri, che insieme li portano a sfiorare il 48%; con una chiara leadership di Fdi, il cui score si attesta oltre il 28%. Premiato anche il Pd di Elly Schlein, che rispetto alle politiche cresce sia in termini di voti assoluti che di percentuali (24%), così come Avs che si arrampica al 6,6%.

"Deludente" come ha ammesso Giuseppe Conte, il risultato di M5s, che scende sotto la soglia del 10%. La discesa in campo di molti leader (Meloni, Tajani, Schlein) e i toni radicali della campagna di alcuni partiti, non hanno convinto gli elettori a recarsi alle urne. Il 49,69% dell'affluenza, è inferiore tanto al 63,9% delle politiche del settembre 2022, quanto al 56,09% del 2019. E questo nonostante il voto in 3.700 comuni e in Piemonte che ha alzato la partecipazione. Infatti nella circoscrizione del Nord Ovest si registra la partecipazione più alta, con il 55,09%, mentre la più bassa è al Sud (48,32%) e nelle Isole (37,20%), vale a dire la "costituency" di M5s, che crolla al 9,95%, quando i seggi scrutinati sono 59.993 su 61.650.

Sorride Giorgia Meloni: Fdi pur perdendo 800mila voti rispetto alle politiche, si attesta al 28,8%, con una delegazione di eurodeputati superiore a 20, tra le più forti in assoluto a Strasburgo. Bene, in termini di percentuali, gli junior partner, Fi e Lega, con la prima che effettua il sorpasso: 9,72% per il partito di Tajani, 9,12% per quello di Salvini e Vannacci. I tre partiti insieme sfiorano il 48% il che consente a Meloni si sottolineare come al prossimo G7 il governo italiano sia quello più forte, rispetto ai malconci esecutivi di Germania, Francia e Regno Unito. Il voto ha polarizzato i due schieramenti, visto che anche tra le opposizioni il Pd è ampiamento il primo partito con oltre il 24% e oltre 100mila voti in più rispetto alle politiche. Un successo di Schlein che ha ribadito il proprio "spirito unitario" per guidare la nascita di una coalizione competitiva con il centrodestra. L'asse si è spostato a sinistra grazie all'exploit di Avs, che passa da un milione di voti del 2022 a un milione e mezzo di ieri, una percentuale del 6,6%. Ossa rotte per l'area riformista: né Stati Uniti d'Europa (3,75%) né Azione (3,31%) superano la soglia del 4% necessaria per mandare eletti a Strasburgo.

 09,00 - Con la chiusura delle urne, si è conclusa la tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento Europeo, evento che ha visto l'Italia impegnata nel selezionare i 76 parlamentari che la rappresenteranno a Strasburgo. Il sistema del voto di preferenza ha giocato un ruolo cruciale, riflettendo le scelte dirette dei cittadini nei confronti dei singoli candidati.

Centrodestra e Centro: Dinamiche e Sorprese

Nella coalizione di centrodestra, Forza Italia ha superato la Lega, ottenendo il 9,7% contro il 9,1% dei voti. L'effetto Giorgia Meloni è stato marcato, con la Premier che ha ottenuto una cifra record di preferenze, posizionandosi come la candidata più votata in tutte e cinque le circoscrizioni, nonostante la decisione di cedere il suo seggio a favore di altri membri della lista.

Al contrario, il Movimento 5 Stelle non è riuscito a superare la soglia del 10%, mentre Alleanza Verdi e Sinistra ha visto un incremento significativo grazie a Ilaria Salis, che ha contribuito notevolmente al 6,6% delle preferenze totali. Tuttavia, sia gli Stati Uniti d'Europa che Siamo Europei non hanno superato la soglia del 4%.

Democratici: Tra Conferme e Delusioni

Il Partito Democratico ha mostrato una performance contrastante. Marco Tarquinio ha rischiato di non essere eletto, mentre Cecilia Strada ha ottenuto un risultato notevole nel Nord Ovest, superando di gran lunga altri candidati di spicco come il sindaco di Bergamo. Lucia Annunziata è stata eletta, confermando il suo impatto nel panorama politico europeo. Dario Nardella, sindaco uscente di Firenze, sembra essere stato eletto, secondo le prime analisi.

Antonio Decaro, sindaco di Bari, ha sorpreso tutti nonostante le controversie, ottenendo un numero eccezionale di preferenze che lo hanno posto in una posizione di preminenza all'interno del partito e della sua regione.

Forza Italia e Movimento 5 Stelle: Una Lotta per la Rilevanza

In Forza Italia, Antonio Tajani ha ottenuto il maggior numero di preferenze, sebbene sotto le 100.000, ad eccezione del Mezzogiorno. Nel M5S, l'unico a spiccare è stato Pasquale Tridico, che ha raccolto un numero significativo di preferenze nel Sud.

07,00 -   Le elezioni europee 2024 registrano il successo di Pd, FdI, Avs rispetto alle politiche del 2022. In lieve miglioramento FI e Lega. Male M5s, che potrebbe non essere in doppia cifra.

Restano fuori dall'Europarlamento i liberali di Stati Uniti d'Europa e Azione. L'affluenza in Italia è per la prima volta nella storia inferiore al 50% (oggi siamo al 48,21% e nel 2019 fu del 54,5%).

Con l'88% delle sezioni scrutinate (i dati sono del Viminale) FdI è il primo partito con il 29,07% (alle politiche del 2022 ebbe il 26%, alle europee del 2019 il 6,44%). Il Pd è la forza politica che guadagna di più con il 24,21% (nel 2022 ebbe il 19,1%, nel 2019 il 22,74%). Avs è al 6,62% (nel 2022 ebbe il 3,6%). FI (che ha incorporato i voti di Noi moderati) ha il 9,57% (nel 2022 ebbe l'8,1%, nel 2019 l'8,78%). La Lega ha il 9,24% (nel 2022 ebbe l'8,8%, nel 2019 il 34,26%). M5s ha il 9,66% (nel 2022 ebbe il 15,4%, nel 2019 il 17,06%). Stati Uniti d'Europa e Azione sono sotto lo sbarramento del 4%. Il partito di Renzi e Bonino  ha il 3,64%. Quello di Calenda il 3,31%. Restano fuori dall'Europarlamento le altre liste, tra cui `Pace terra dignità´ di Santoro, `Libertà-Sud chiama Nord´ di De Luca e Castelli, `Alternativa popolare´ di Bandecchi e `Democrazia Sovrana popolare´ di Rizzo.

 

SCHLEIN.  «È un risultato per noi straordinario, siamo il partito che cresce di più dalle politiche, la distanza da Fdi si restringe». Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein al Nazareno.

CONTE. «Prendiamo atto del risultato, sicuramente molto deludente», «potevamo fare meglio». «La valutazione dei cittadini è insindacabile» e «avvieremo una riflessione interna». Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte commentando le europee nella sede del Movimento.

MELONI. «Voglio dire grazie a quella maggiorana di italiani che ha continuato a scegliere Fdi e il centrodestra, sono orgogliosa del risultato anche di Forza Italia e della Lega, che la maggioranza che governa questa nazione sia riuscita a crescere insieme. È un messaggio che arriva dagli italiani, 'andate avanti' e fatelo con maggiore determinazione se possibile». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che è anche presidente di Fdi e candidata capolista in tutte le circoscrizioni, commentando le elezioni europee al comitato elettorale del partito.

FORZA ITALIA. «Siamo vicini all'obiettivo che avevo prefissato, ci conferma che alle elezioni politiche puntiamo a raggiungere quota 20%». Lo ha dichiarato il leader di Forza Italia Antonio Tajani, nella sede del partito: «Siamo molto soddisfatti del risultato che si sta prefigurando».

SALVINI. «Siamo vivi, certo con alcune stranezze, con l'ex segretario del partito che il giorno prima del voto dice che vota un altro partito... Le condizioni interne non sempre sono state comode ma i leghisti ci hanno messo l'anima»: così il leader della Lega Matteo Salvini in via Bellerio sulle parole di Umberto Bossi. «Ringrazio chi non ha mai tradito, non mi piacciono quelli che scappano e cambiano bandiera a seconda delle convenienze - ha aggiunto -. La Lega è nata 40 anni fa e ci sarà fra 40 anni

RENZI. «Niente, è andata male. Purtroppo la lista Stati Uniti d’Europa è rimasta fuori per pochissimo dal Parlamento Europeo. Mi spiace molto e vorrei abbracciare i volontari che si sono spesi per questa idea: siete stati meravigliosi. La gratuità del vostro servizio allarga il cuore. Vorrei abbracciare uno a uno le migliaia di persone che hanno scritto il mio nome sulla scheda: sono davvero onorato di rappresentare comunque la speranza di tante persone anche se avrei preferito qualche voto in più alla lista». Lo scrive sui social, Matteo Renzi. «Sono grato a Emma Bonino e a tutti i dirigenti politici che ci hanno creduto. Ma la politica è una grande scuola di vita anche quando non si vince. E dunque non riesco a essere triste cari amici. Perché sono molto convinto che fosse giusto fare questa proposta, in questo momento: al mondo impazzito di oggi servono gli Stati Uniti d’Europa ed è stato bello affermare le ragioni di un sogno controcorrente. Abbiamo lottato, abbiamo espresso idee nelle quali crediamo, ci siamo messi in gioco. Non abbiamo fatto il quorum, che peccato. Ma non smetteremo oggi di lottare per questa idea di Europa, l’unica nella quale l’Italia può giocare un ruolo da protagonista. Troveremo i modi per insistere sulla battaglia culturale e valoriale per un’Europa diversa», assicura il leader di Italia viva. «Sul risultato italiano pesa l’assurda rottura del Terzo Polo: potevamo avere sette parlamentari europei riformisti, insieme. E invece sono zero. Che follia. Ma i cittadini hanno scelto e i cittadini hanno sempre ragione: auguro agli eletti di onorare l’impegno a Strasburgo facendo loro i complimenti più sinceri. Noi, dal Parlamento italiano e dai nostri ruoli di responsabilità, continueremo a fare la nostra parte col sorriso di chi sa che è meglio rischiare e perdere un’elezione che vivacchiare e perdere una sfida. Siamo fatti così - noi uomini nell’arena, avrebbe detto Roosevelt - e non cambieremo mai, per nulla al mondo. Viva gli Stati Uniti d’Europa! Buona notte, cari amici», conclude Renzi.