Le lavoratrici e i lavoratori dell'Atm, l'azienda che gestisce il trasporto pubblico nella città di Trapani e il servizio degli stalli per il parcheggio a pagamento, sono entrati in stato di agitazione, sostenuti dalla Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Soggetto giuridico, Confial e Ug. L'ennesimo dell'ultimo anno.
“Dopo svariati incontri, non si è ancora giunti ad una soluzione della vertenza. Restano i temi sul tavolo come il clima di disagio e costante tensione vissuti dai lavoratori, le problematiche inerenti l’organizzazione del lavoro, lo stallo delle trattative inerenti la contrattazione di secondo livello, intraprese nel mese di aprile dello scorso anno. Per non parlare delle richieste di incontro con l’azienda ancora disattese”.
Questa volta, alla base della protesta c'è la mancata convocazione da parte dei rappresentanti dell'Azienda trasporti e mobilità di un incontro, dopo reiterate richieste dei sindacati, finalizzato a discutere del clima di disagio e tensione vissuto dai lavoratori che garantiscono il servizio di trasporto urbano e dagli ausiliari del traffico a causa del costante controllo esercitato dall'azienda, dell'organizzazione del lavoro dei dipendenti e della ripresa delle trattive per la contrattazione di secondo livello.
“Dallo scorso anno ci siamo confrontati su svariate bozze di accordo integrativo senza giungere alla firma - fanno sapere i sindacati -. Nel frattempo i disagi e il clima di tensione che si vivono in azienda, sono peggiorati e i lavoratori sono stanchi e disillusi”.
Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Soggetto giuridico, Confial e Ugl avvertono, infine, che “se non otterremo ancora risposte, procedere con la seconda fase e dunque con la proclamazione dello sciopero”.