Non c'è solo Vita D'Amico tra le dirigenti oggetto di trasferimento nelle assegnazioni dell'Ufficio Scolastico Regionale. D'Amico, come abbiamo scritto su Tp24, è stata destinata dal soppresso V Circolo di Marsala al "Garzilli" di Palermo.
Novità anche a Petrosino dove arriva, alla "Nosengo", Maria Luisa Simanella, che proviene dal circolo "Giusppe Di Matteo" di Castelvetrano. Simanella era rimasta coinvolta nell'inchiesta sugli abusi della legge 104, ma la sua posizione è stata archiviata.
Katia Tumbarello, che era alla Nosengo, passa a Palermo, all' "Alessandro Volta". Da dirigente della Sirtori, a Marsala, Tumbarello si è spesa molto per avere dall'Amministrazione Comunale locali degni per la sua scuola.
C'era curiosità anche sul destino professionale di Donatella Ingardia, assessora della Giunta Grillo e dirigente del "Marconi" di Trapani. Anche per lei un trasferimento lontano, al "Renato Guttuso" di Palermo.
Avevano gli incarichi in scadenza, ma sono stati confermati, invece, a Marsala, Maria Luisa Asaro, al "Giovanni XIII - Cosentino", e Domenico Pocorobba, al "Damiani".
E' polemica intanto sula nomina a dirigente scolastico dell'ex assessore comunale ed esponente comunista Giusto Catania: appena designato alla guida di uno dei licei più prestigiosi di Palermo, l'Umberto I, l'incarico è stato infatti revocato. A renderlo noto è stato lo stesso Catania con un post su Facebook, in cui allude a "pressioni, anche da parte di autorevoli parlamentari di Fratelli d'Italia". "Pressioni" politiche che, secondo l'ex assessore sarebbero servite per "revocare il mio incarico", che "evidentemente hanno sortito il risultato voluto". Secondo Catania, la scelta dell'Ufficio scolastico regionale è arrivata "improvvisamente e senza alcuna motivazione" e "nel Paese di Giorgia Meloni bisogna sempre premiare il merito, soprattutto nella scuola, a meno che tu non sia di sinistra", ironizza nel suo post. Catania resterà a fare il preside all'istituto comprensivo Giuliana Saladino del Cep e rimarca: "Non voglio contropartite. La scuola è un'istituzione della Repubblica, non può essere terreno di scambio. Ho già rassegnato le mie dimissioni dall'ufficio Legalità dell'Ufficio scolastico regionale. All'Umberto I andrà una mia cara amica, una bravissima preside, malgrado abbia molti anni di servizio meno di me, cui rivolgo i migliori auguri di buon lavoro".