Le isole Egadi, Favignana nello specifico, vivono un'estate con tantissimi turisti e molte polemiche, soprattutto dopo gli accesi scontri politici tra quello che rimane della maggioranza del Sindaco Francesco Forgione e l'opposizione.
A dare il via alle polemiche è la vice presidente del consiglio comunale, Antonella Armetta, che ha denunciato: “Chi amministra dovrebbe saper orientare le scelte, gli sviluppi, il tipo di turismo che si vuole ricevere. Dovrebbe saper scegliere un evento piuttosto che un altro, indirizzare verso una tipologia di pubblico anziché un’altra. Si è consumato nelle Egadi un altro orribile Ferragosto.Orde di turisti senza regole hanno invaso vie, piazze, spiagge, cale.
A Favignana la piazza è stata trasformata in una discoteca con musica “tunz tunz” che ha attratto migliaia di persone alla ricerca di una discoteca gratuita. All’apparenza nessun corridoio di emergenza per eventuali fughe. La spiaggetta della praja trasformata in un maleodorante campeggio con bagno pubblico a cielo aperto. Gommoni e barche ancorate alla battigia con festini rumorosi a bordo. Spazzatura di ogni tipo ovunque. Non si contano le auto, i camion, le biciclette e i motorini che sfrecciano a migliaia in ogni direzione e vengono parcheggiati ovunque. Non si contano più i barconi turistici che arrivano a dozzine contemporaneamente, vomitando migliaia di persone che si aggirano disorientate e fameliche, come in un girone dantesco, per le sporche vie dell’isola. Si resta sgomenti. Amareggiati e tristi”.
Poi ancora l’affondo contro il sindaco Francesco Forgione: “Se non può o non sa orientare e indirizzare, se non può o non sa scegliere, se non può o non sa decidere, a cosa serve la politica? Mi auguro, che al di là di questo o quel sindaco e di questa o quella amministrazione, i comuni cittadini, quelli che davvero hanno a cuore il bene di un piccolo paradiso terrestre e che lo hanno visto trasformarsi nella baraonda attuale, si uniscano per proteggere il proprio territorio. Non è l’incuria a fare male. Non è l’incapacità politica. È la rassegnazione il peggiore pericolo. Perché quando ci si rassegna, pensando che mai nulla potrà cambiare, è davvero finita”.
Tra le tante segnalazioni, inoltre, molte riguardano ’Area Marina Protetta, in balia di gommoni e barche che affollano le cale, non curanti dei danni che arrecano.
L’invasione poi di barche alle Egadi avviene in violazione delle norme, come sottolineato più volte dallo stesso Sindaco Francesco Forgione.
I consiglieri comunali di opposizione lamentano un'isola, secondo loro, sporca e l'assenza di zone parcheggio per i residenti, la presenza di troppi venditori abusivi, e qualche topo di troppo in giro.
Il consigliere comunale Francesco Sammartano sui social lo ha messo nero su bianco: “LA GRANDE MUNNIZZA! C'era una volta Cala Rossa dove si poteva persino nuotare!!! Ma ora? Ma non c'è anche la più grande Area Marina Protetta d'Europa che dovrebbe tutelare posti magici come questo? Il Presidente dell'Area Marina Protetta delle Isole Egadi, On.le Francesco Forgione che ne pensa? Si ricorda che cosa aveva sottoscritto nel suo programma elettorale? Glielo ricordo io. Dal programma "Vivere le Egadi - Forgione Sindaco": 'Le nostre coste sono sempre più invase da natanti di ogni tipo che non rispettano, il più delle volte, le regole del mare e i vincoli dell’Area Marina Protetta. Va previsto un aumento delle unità nei campi boa, un regolamento per i natanti non residenti con la registrazione e la tracciabilità dell’ingresso nell’AMP. In questo quadro va incentivata una diversa qualità del turismo da diporto'. IN 4 ANNI NON È STATO REALIZZATO NULLA DI QUANTO PROMESSO!!!”.
Questa la replica del Sindaco Forgione: "Nella settimana di Ferragosto abbiamo registrato nelle nostre isole la presenza di decine di migliaia di persone, con moltissimi giovani. La notte del 14 agosto, in occasione del concerto che si e prolungato fino alle tre, migliaia di turisti hanno affollato la piazza. Grazie al lavoro delle forze dell'ordine e della Polizia municipale tutto si è svolto regolarmente senza alcun incidente. È vero, al termine del concerto migliaia di ragazzi si sono riversati nelle cale di Favignana ma parlare di campeggi abusivi, per la presenza di due micro tende nell'area portuale della Praia, mi sembra davvero eccessivo. Nonostante le numerose presenze e la crisi generale che sta investendo la Sicilia in materia, abbiamo gestito anche il problema dei rifiuti, pur dovendo combattere ogni giorno contro le inciviltà e le barbarie degli abbandoni e delle micro discariche non tutte attribuibili, purtroppo, alle presenze esterne all'isola. Stiamo intensificando i controlli provvedendo, in alcuni casi, a denunce penali. Rimane su tutto un dato: le nostre isole, come tutte le località turistiche siciliane, sono state prese d'assalto da un turismo di massa che la nostra Amministrazione e gli altri organi preposti hanno gestito e stanno gestendo".
Le polemiche a Favignana continuano anche tra consiglieri. L'ultima dichiarazione è di Pietro Giangrasso, Consigliere Comunale e Capogruppo “Vivere le Egadi”: "In riferimento alle accuse mosse in merito alle presunte continue assenze dell’amministrazione e dei consiglieri del gruppo "Vivere le Egadi", il sottoscritto respinge con fermezza tali affermazioni, ritenendole infondate e infamanti. Le assenze registrate durante le sedute delle commissioni consiliari sono dettate esclusivamente da motivazioni di carattere lavorativo. Essendo lavoratori stagionali, siamo vincolati a impegni professionali che, soprattutto nel mese di agosto, non possono essere certo pianificati con un breve preavviso, rendendo quindi impossibile la partecipazione a tutte le sedute. Ribadisco il nostro impegno e la nostra dedizione verso la comunità, respingendo qualsiasi insinuazione che voglia dipingere il nostro comportamento come frutto di disinteresse o noncuranza. Siamo sempre pronti a confrontarci nel rispetto dei nostri ruoli e delle circostanze che ci limitano temporaneamente.
Inoltre, mi riservo di intraprendere azioni legali contro la consigliera Ernandez per le accuse diffamatorie rivolte nei miei confronti e del nostro gruppo. Tali affermazioni non solo ledono la nostra immagine, ma sono anche destituite di ogni fondamento e non riflettono la realtà dei fatti.