La Procura della Repubblica di Marsala ha chiesto il rinvio a giudizio, per omicidio stradale, della 79enne Giuseppa Immacolata D’Aguanno, che il 21 aprile dello scorso anno, sulla statale 115 per Trapani, era alla guida dell’auto (una Lancia Y) contro la quale si schiantò con il suo scooter, spirando l’indomani all’ospedale di Marsala, un 18enne di origine tunisina, Mohamed Hafsi. All’altezza di contrada Santa Venera, alla periferia di Marsala, secondo l’accusa, avrebbe svoltato a sinistra “invadendo la corsia di marcia opposta senza osservare tutte le misure di prudenza” e in violazione di un articolo del Codice della strada.
Proprio in quel momento, dalla direzione opposta arrivava (“a forte velocità” si legge si legge nella richiesta di rinvio a giudizio) un Piaggio Beverly alla cui guida era l’Hafsi. L’impatto fu inevitabile. Nell’incidente, oltre alla moto e alla Lancia Y, rimase coinvolta una Fiat 500, che a seguito dell’impatto andò a fuoco insieme allo scooter. Alla guida della Fiat 500 c’era una ragazza di 21 anni.
A difendere la D’Aguanno è l’avvocato Giovanni Galfano, mentre i familiari del giovane deceduto, che probabilmente si costituiranno parte civile, sono assistiti dagli avvocati Vito Daniele Cimiotta e Luisa Calamia. Mohamed Hafsi era nato e cresciuto a Marsala ed era abbastanza conosciuto soprattutto perché frequentava con gli amici e i familiari la zona di Porta Mazara. Dopo il tragico incidente, ad esprimere il loro dolore furono anche i volontari della locale associazione “Marhaba onlus” che a Marsala fornisce aiuti alle famiglie degli immigrati.