Un ragazzo si spoglia, restando in mutande, mentre il gruppo di amici lo incita a tuffarsi. Tutto molto goliardico, tutto molto allegro, se non fosse che non ci troviamo su una spiaggia di Marsala o in riva al mare, ma nella piazza più bella della città: Piazzetta del Purgatorio.
Il "tuffo", purtroppo, avviene, di notte, nella settecentesca fontana barocca (di cui avevamo già parlato in un nostro approfondimento sullo stato di salute delle fontane cittadine), un vero gioiello che non può essere oggetto di simili atti di scempio, stupidità e "violenza". Sì, parliamo di violenza, perché se lo è quella che trasforma il centro storico in un teatro di risse, aggressioni e accoltellamenti, terrorizzando la comunità marsalese, lo è anche questa.
Questa volta, però, non è un problema causato da ragazzi stranieri: quel ragazzo e il suo gruppo di amici sono marsalesi, vivono in questa città, ma non rispettano i suoi luoghi, i suoi monumenti e la sua sacralità.