Consiglio comunale trapanese paralizzato dall’assenza di giunta e consiglieri di maggioranza, cadono per mancanza di numero legale le sedute di giorno 19 e 20 settembre. Le mozioni all'ordine del giorno sono state ritirate tutte attraverso l’invio di una Pec. L’apertura dei lavori, il 20 settembre, è stata possibile solo grazie alla presenza in Aula dei consiglieri Salvatore Daidone e Sonia Tumbarello, si trattava di una seduta di prosecuzione, quindi valida con 10 consiglieri presenti.
Completamente assenti sia la presidente del consiglio, Annalisa Bianco, che il suo vice Genco, i lavori sono stati coordinati dal consigliere Giuseppe Guaiana.
In assenza di mozioni avrebbero potuto lavorare sull’attività ispettiva ma a Palazzo Cavarretta non si è presentato il sindaco Giacomo Tranchida e nessuno della sua giunta, sarebbe stata una attività manchevole di risposte.
Erano 4 le mozioni all’ordine del giorno, una a firma del consigliere Giovanni Parisi sui mercatini rionali, tre a firma del gruppo consiliare Trapani Tua: mercatini del bambino, giornata ecologica, calendario eventi.
Il consigliere comunale Tore Fileccia ha parlato di figura barbina: “Le spaccature interne causate da incomprensibili dinamiche sulle cittadinanze onorarie da tre mesi non calendarizzate, come quella sulle ONG o sul Presidente Antonini, hanno portato la mancanza di numero legale sia nel consiglio comunale del 19 che del 20 settembre. Un Sindaco che subisce gli effetti delle dieci liste che lo hanno riconfermato e che avendo anime diverse non possono condividere all'unanimità documenti politici. Quando nascono le diatribe ed i problemi di solito nella vita reale questi vanno affrontati, Giacomo Tranchida e la sua Giunta, insieme ai Consiglieri di maggioranza, invece SCAPPANO”.
Fileccia riconosce la correttezza dei consiglieri Daidone e Tumbarello: "Tutto il resto della ciurma, che ama essere presente solo quando le passerelle sono floride, ha abbandonato Aula e cittadini. Nessuno si è presentato per l'attività ispettiva in programma e per la terza volta nessuna risposta è stata fornita ai trapanesi. La dignità politica dovrebbe appartenere a tutti ma ahimè quando si fa politica per se stessi e non per la comunità allora non esserci diventa l'unico modo per SCAPPARE DAVANTI LE DIFFICOLTÀ. Trapani ed i Trapanesi non vogliono più questo Governo Cittadino e qualche Consigliere eletto nelle truppe di Fico ...lo ha cominciato a capire”.
Due i dati politici, il primo: i due consiglieri Daidone e Tumbarello, che hanno abbracciato il movimento di Sud chiama Nord, leader Cateno De Luca, è rimasto in Aula, pur appartenendo alla maggioranza tranchidiana, consentendo così non solo l’avvio dei lavori ma dimostrando di avere autonomia propria. Il secondo dato è la comunicazione che doveva essere presentata dalla consigliera di maggioranza Marzia Patti, il 19 settembre, che riguardava le ONG, poi non presentata perché il tempo per le comunicazioni era abbondantemente scaduto, e che incalzava la posizione dei turaniani, quindi di Trapani Tua.
Intanto in consiglio comunale a Trapani, sempre nella seduta del 19, si è formato il gruppo Trapani al Centro, direttamente riconducibile all’assessore Peppe La Porta, ne fanno parte i consiglieri Giuseppe Peralta, Daniela Barbara, Claudia La Barbera.
Il sindaco Tranchida mette a segno, nel frattempo, le poltrone da sottogoverno, all’ATM è arrivata Laura Montanti, vicepresidente, alla presidenza confermato Franco Murana, nuovo membro del Cda è Massimo Valenti.
Per la “Trapani Servizi”, anche questa una partecipata al 100% del Comune, c’è la riconferma di Giulio Vulpitta, presidente, e per i due rappresentanti del Cda, Lorenzo Simone Gabriele e Giovanna Linares.