L’Associazione I Guardiani del Territorio ha lanciato un allarme urgente per il settore vitivinicolo siciliano, colpito da una crisi senza precedenti che mette a rischio non solo l’economia locale, ma anche il patrimonio agricolo e culturale della regione. La combinazione di eventi calamitosi negli ultimi anni ha determinato perdite devastanti per le aziende vitivinicole e le cantine sociali, colonna portante della comunità.
Danni ingenti da peronospora e siccità
Nel 2023, un'infezione massiccia di peronospora ha causato un calo del 50% della produzione vinicola, portando alla crisi molte aziende già in difficoltà. La situazione è peggiorata ulteriormente nel 2024 a causa della siccità, che ha ridotto le rese di un ulteriore 25%. Complessivamente, il settore ha visto un calo del 65% della produzione media in soli due anni, spingendo molte aziende agricole verso il rischio di fallimento. Attualmente, le rese ottenute non sono sufficienti nemmeno a coprire i costi di produzione, lasciando molte famiglie di agricoltori in una situazione critica.
Cantine sociali a rischio chiusura
Oltre ai problemi nei campi, la crisi colpisce anche le cantine sociali, simbolo di cooperazione tra piccoli e medi produttori, che rischiano di chiudere a causa della mancanza di liquidità. La carenza di uva ha ridotto drasticamente l'attività delle cantine, creando un circolo vizioso che mette a repentaglio l'intero modello di cooperazione agricola, un pilastro della comunità vitivinicola siciliana da decenni.
L'appello dei Guardiani del Territorio
L’Associazione I Guardiani del Territorio esprime forte preoccupazione per l'assenza di interventi concreti da parte delle istituzioni, sia a livello regionale che nazionale. Criticano anche le principali organizzazioni sindacali per la mancata risposta alla crisi. I Guardiani chiedono un'azione istituzionale immediata per salvare il settore vitivinicolo e proteggere le migliaia di famiglie che dipendono da esso.
Tra le principali richieste avanzate dall’Associazione ci sono:
Distribuzione immediata dei fondi per compensare i danni causati da peronospora e siccità; stanziamento di risorse straordinarie per sostenere le aziende vitivinicole e garantire l’irrigazione; piano di ristrutturazione del debito per le cantine sociali, con sospensione delle scadenze e rimborsi a lungo termine; misure compensative per le perdite di reddito delle aziende e capitalizzazione delle cooperative; utilizzo del D.Lgs. n. 102/2004, che prevede contributi fino all'80% dei danni accertati.
Richiesta di fondi e minaccia di azioni legali
L’associazione chiede che il Governo Regionale e Nazionale stanzi almeno 200 milioni di euro a sostegno delle aziende vitivinicole siciliane. Senza interventi urgenti, i Guardiani del Territorio avvertono che le conseguenze sarebbero drammatiche: l’abbandono delle terre, la chiusura delle aziende e la perdita di una tradizione vitivinicola secolare.
Se le istituzioni non risponderanno prontamente, l’Associazione è pronta a intraprendere azioni legali e manifestazioni pubbliche per difendere il futuro delle imprese vitivinicole siciliane e tutelare il patrimonio del territorio.
La crisi del settore vitivinicolo siciliano rappresenta una sfida per tutta la regione. Solo un intervento tempestivo e deciso potrà scongiurare il declino di una tradizione agricola fondamentale per l’identità e l’economia della Sicilia.