Si va verso la prescrizione della posizione di Simona Vicari nel processo Mare Monstrum, quello che si celebra a Trapani, sulla "tangentopoli del mare", in cui è imputata l'ex sottosegretario, oggi membro dello staff di Schifani alla Regione. La Vicari adesso chiede di riavere indietro i regali e i gioielli che le avevano regalato i Morace.
Secondo l'accusa, la Vicari avrebbe agevolato i Morace, della Liberty Lines, attraverso un emendamento nella Finanziaria 2017 che prevedeva una riduzione dell'Iva per i trasporti marittimi urbani, un'azione che Ettore Morace avrebbe definito come "la vittoria della Champions League". In cambio, secondo quanto emerso dalle indagini, la Vicari avrebbe ricevuto due orologi di lusso, un Bulgari da 7 mila euro e un Rolex da 5 mila euro. I preziosi furono sequestrati dai carabinieri nel corso delle perquisizioni avvenute dopo la notifica dell’avviso di garanzia. A seguito di questo, la Vicari si dimise dalla carica di sottosegretario.
Oggi, però, il processo per corruzione sembra volgere al termine per l'ex sottosegretario. Durante l'ultima udienza, il suo avvocato, Enrico Sanseverino, ha richiesto la prescrizione del reato, una possibilità che appare ormai scontata e che verrà ufficializzata dal Tribunale di Trapani nel mese di novembre. Questo permetterà alla Vicari di uscire dal dibattimento senza condanna.
Inoltre, Sanseverino ha anche avanzato la richiesta di dissequestro e restituzione degli orologi sequestrati, che per la difesa dovrebbero tornare alla sua assistita. Il Tribunale deciderà su questo aspetto nell’udienza del prossimo 6 novembre.
La conclusione del processo per Simona Vicari potrebbe dunque segnare la fine di una vicenda giudiziaria che si è intrecciata anche con il suo ruolo attuale presso la Regione Siciliana, dove è responsabile dei settori energia e trasporti.