Continuano le operazioni della Polizia di Stato di Marsala volte a contrastare l’occupazione abusiva di alloggi popolari nel quartiere di Amabilina. L'ultima indagine, condotta con rapidità e precisione, ha portato all’arresto di B.S., un pregiudicato marsalese, con gravi accuse a suo carico.
Secondo quanto emerso dalle indagini, l'uomo avrebbe costretto con minacce la moglie e la figlia minorenne, legittime assegnatarie di un appartamento dell’I.A.C.P. di Trapani, a rinunciare all’uso dell’immobile, ottenendo così un ingiusto profitto. Inoltre, avrebbe invaso arbitrariamente l’abitazione, utilizzandola come sua dimora personale e danneggiandone il portone d’ingresso.
Durante l’esecuzione del provvedimento giudiziario emesso dal Gip del Tribunale di Marsala, l’uomo ha tentato di disfarsi di alcune armi, tra cui una pistola priva di tappo rosso e la canna di un fucile, entrambi di libera vendita. Gli oggetti sono stati lanciati da una finestra, ma la Polizia è riuscita a recuperarli, ponendoli sotto sequestro per ulteriori accertamenti. Sono stati trovati anche due pistole elettriche e un coltello di grosse dimensioni, sempre nella disponibilità dell’indagato.
L’appartamento, attualmente vuoto, è stato posto sotto sequestro preventivo e riaffidato all’I.A.C.P. di Trapani, l’ente proprietario. L’indagato, avendo rifiutato l’uso del braccialetto elettronico, come previsto dall'ordinanza del Gip, è stato trasferito in carcere, dove dovrà attendere il processo.
L'operazione rappresenta un ulteriore passo avanti nella lotta contro le occupazioni abusive nel quartiere, fenomeno che ha suscitato preoccupazione e disagio nella comunità.