Trapani conquista il quarto posto nella classifica delle città italiane più risparmiose, con un'inflazione tendenziale pari a +0,7% e un aumento medio annuo della spesa familiare di appena 150 euro. È quanto emerge dai dati territoriali dell’inflazione di novembre resi noti oggi dall’Istat e analizzati dall’Unione Nazionale Consumatori, che ha stilato una classifica completa delle città italiane in base all’aumento del costo della vita.
In testa alla graduatoria delle città più virtuose figura Forlì-Cesena, dove l’inflazione più bassa del Paese, pari a +0,4%, si traduce in un incremento annuo di soli 109 euro per famiglia. Seguono Caserta (+0,6%, +128 euro) e Biella (+0,6%, +140 euro), mentre Trapani si attesta appena fuori dal podio con +0,7% e 150 euro di spesa in più.
A completare la top ten delle città più risparmiose si trovano Catanzaro (+1%, +177 euro), Livorno e Teramo a pari merito (+179 euro), Lodi (+0,7%, +184 euro), Modena (+0,7%, +190 euro) e Ancona, che chiude la classifica con un’inflazione a +0,9% e un aumento medio annuo di 197 euro.
Sul fronte opposto, Bolzano si conferma la città più cara d’Italia: qui l’inflazione al +2,1% comporta una stangata annua di 608 euro a famiglia, seguita da Roma (+2%, +518 euro) e Genova (+2%, +495 euro).
Un risultato positivo, dunque, per Trapani che si distingue per un contenimento dei prezzi e per una maggiore stabilità del costo della vita rispetto ad altre realtà italiane, confermandosi una delle città più virtuose sul fronte economico.