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12/11/2024 07:57:00

Il caso Larimar. La preside: "Chi sa parli". Domani l'autopsia

 La tragedia di Larimar Annaloro, la quindicenne di Piazza Armerina trovata morta la scorsa settimana, continua a scuotere la comunità locale mentre le indagini proseguono. La giovane si sarebbe tolta la vita impiccandosi a un albero vicino alla sua abitazione. Un caso che potrebbe essere legato a episodi di revenge porn, ma su cui gli inquirenti stanno ancora indagando per chiarire le circostanze.

La preside della scuola frequentata dalla ragazza ha lanciato un appello pubblico, esortando chiunque abbia informazioni a parlare: "Chi sa parli". Ha rivolto parole di sostegno e rassicurazione agli studenti e al personale scolastico, sottolineando che chiunque si senta turbato o testimone di quanto accaduto potrà rivolgersi alla dirigenza o ai docenti di riferimento.

Le indagini, condotte dal procuratore per i minorenni di Caltanissetta, Rocco Cosentino, hanno visto l’interrogatorio di familiari, amici e compagni di classe della ragazza. "Siamo partiti dagli amici, i compagni di scuola, la famiglia, stiamo allargando a tutti quelli che possono avere avuto un ruolo e che la conoscevano", ha dichiarato il procuratore Cosentino. L'autopsia, programmata per domani, potrebbe fare maggiore chiarezza sugli ultimi momenti di vita di Larimar, sebbene al momento non sembrino esserci segni di coinvolgimento di altre persone.

Parla anche l'ex allenatrice della ragazzina, sul bigliettino recapitato al fidanzatino in cui c'era scritto "ti amerò anche nella prossima vita". La donna è sicura: "quel bigliettino non l'ha scritto Larimar.

Il caso ha portato alla luce il dramma che la ragazza stava vivendo. Alcuni studenti, tra cui le persone coinvolte nella diffusione di materiale sensibile, sono stati sentiti dagli inquirenti per comprendere se vi siano responsabilità dirette o indirette nel tragico gesto della giovane.