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13/11/2024 11:40:00

 Castelvetrano: addio a Felice Scirè, l'ultimo pittore dei carretti siciliani

A 90 anni si è spento Felice Scirè, considerato l'ultimo maestro dell'arte pittorica tradizionale applicata ai carretti siciliani. Originario di Castelvetrano, negli ultimi anni si era trasferito nella frazione di Tre Fontane. Scirè, allievo della rinomata Scuola Ducato di Bagheria, aveva trasformato la sua casa in un atelier, pieno di colori, pennelli, tavole e antiche sponde di carretti, per mantenere viva la memoria di un’arte ormai quasi scomparsa.

Le sue opere erano un omaggio alla tradizione epica siciliana: dalle gesta dei paladini di Francia alle scene della Cavalleria rusticana e dell’Orlando Furioso, dipinti che decoravano i carri siciliani e li trasformavano in vere e proprie opere d'arte itineranti. Scirè rappresentava l’ultima espressione della Scuola Ducato, una delle più prestigiose per la decorazione dei carretti, celebrata anche da Giuseppe Tornatore in uno dei suoi primi documentari, molto prima dell’Oscar per Nuovo Cinema Paradiso.

In un'intervista, Scirè aveva raccontato che la sua passione per quest'arte risaliva alla prima infanzia, quando seguiva suo padre Tommaso, già vicino ai maestri Michele e Domenico Ducato: “Li osservavo dipingere e, così facendo, ho appreso manualità, uso dei colori e tecniche,” aveva ricordato.

L'apprendistato di Scirè iniziò giovanissimo. A soli 12 anni, abbandonò la scuola per diventare allievo nella bottega della famiglia Ducato, dove imparò a dipingere i carretti siciliani. In quel periodo conobbe anche Renato Guttuso, e custodiva gelosamente il ricordo di quando, giovane apprendista, teneva i colori per il celebre pittore siciliano.

Dopo l’esperienza in Italia, Scirè trascorse un periodo all’estero, emigrando prima in Svizzera e poi in Australia. Tuttavia, l’amore per la sua terra lo riportò a Castelvetrano, dove ha continuato fino alla fine a dipingere e a trasmettere la storia e la tradizione siciliana attraverso la sua arte.

Con la scomparsa di Felice Scirè, si chiude un capitolo importante della cultura siciliana. Il suo impegno e il suo talento hanno mantenuto vivo un patrimonio artistico prezioso, capace di raccontare storie antiche e radicate nell’identità siciliana.