Le immagini del maltempo che si è abbattuto sulla Sicilia orientale, ieri, sono terribili: case allagate, auto che galleggiano in strada, il mare che entra dentro i paesi.
Sembrava Valencia e invece era Torre Archirafi, zona marinara del catanese colpita da un violento nubifragio nella giornata di ieri. Allagamenti, frane e smottamenti, case invase dall’acqua e auto finite in mare. Il maltempo che sta colpendo la fascia ionica etnea ha raggiunto i 500 millimetri di pioggia nelle ultime 12 ore, causando gravi danni in diverse zone della Sicilia, con epicentro nella provincia di Catania. Secondo la prefettura «non ci sono né feriti né persone disperse». Ma l’attenzione è massima da parte del dipartimento regionale della Protezione civile siciliana che, con il suo capo Salvatore Coina, sta seguendo le operazioni di soccorso. Le criticità maggiori si sono registrate nei territori di Acireale, Giarre, Mascali e Riposto. E se a Riposto un torrente ha esondato riversandosi sulle strade e trascinando alcune vetture in mare, a Mascali una frana ha lambito le abitazioni. Alcuni tratti dell’A18 Messina-Catania e dell’A19 Palermo-Catania sono stati invasi da fango e acqua, provocando momenti di altissima tensione per la viabilità autostradale. Ma sono state forti le ripercussioni anche sulla statale 114.
Il violento nubifragio che ha colpito la Sicilia orientale ha scaricato in sole 12 ore fino a 500 litri d’acqua per metro quadrato, una quantità simile a quella registrata recentemente a Valencia. Fortunatamente, a differenza della tragedia spagnola, non ci sono state vittime in Sicilia, ma la devastazione lasciata dal maltempo ha causato danni ingenti, allagamenti e scene di panico.
A Giarre, uno dei centri più colpiti, la Prefettura ha rassicurato che non ci sono stati feriti o dispersi, nonostante le strade si siano trasformate in veri e propri fiumi che hanno trascinato diverse auto verso il mare. La conta dei danni è ancora in corso, ma è già chiaro che la situazione è critica. Centinaia sono stati gli interventi dei vigili del fuoco in tutta la provincia di Catania, con i soccorsi chiamati a liberare abitanti bloccati in scantinati e garage invasi dall’acqua.
In un drammatico intervento ad Altarello, frazione di Riposto, i vigili del fuoco sono riusciti a mettere in salvo quattro persone, due delle quali disabili.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha dichiarato di seguire attentamente l’evolversi della situazione e di essere in stretto contatto con la Protezione civile. "La Regione Siciliana – ha dichiarato Schifani – sta operando nelle zone colpite dal maltempo ed è pronta a intensificare il proprio intervento per garantire il supporto alle popolazioni”.
Dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo: “Rivolgo un appello al ministro della Protezione civile Nello Musumeci che da siciliano conosce bene la situazione: non si può perdere altro tempo, servono interventi concreti per assistere la popolazione e ripristinare la sicurezza dopo l’esondazione del torrente Babbo, nel Catanese. E’ chiaro che la mancata manutenzione dei fiumi e degli argini – aggiunge - e gli scarsi o inesistenti finanziamenti sul dissesto idrogeologico portano alle drammatiche conseguenze che stiamo vivendo in queste ore. Mi auguro che, proprio mentre si discute di mance, mancette e risorse pubbliche per finanziare sagre e associazioni con affidamenti diretti senza bando, il governo regionale si attivi con urgenza e intervenga concretamente – conclude - prima che le conseguenze siano irreparabili e ancora più gravi”.
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