Il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, vuole tentare il colpo di mano, ad un anno dalle elezioni, e trasformare Marsala Schola, ente che gestisce servizi scolastici, in un’azienda speciale con poteri ampliati (sport, cultura, ecc.). Qui l'articolo di Tp24.
Un’operazione che legherebbe le mani al prossimo sindaco. Il consigliere comunale di Marsala, Flavio Coppola, ha commentato duramente la proposta del sindaco Grillo di trasformare l’istituzione Marsala Schola in un’azienda speciale con competenze estese. Coppola, intervistato a Buongiorno24, ha criticato i tempi e le modalità della proposta, definendola "non opportuna" a pochi mesi dalla fine del mandato amministrativo.
"Marsala Schola nasce nel 2006 per esigenze di bilancio, ma negli anni ha sempre suscitato discussioni sul suo scioglimento. Già nel 2021 l’amministrazione portò in aula una proposta di chiusura, ma si arenò a causa di un emendamento, e oggi ci ritroviamo ancora a discutere del suo futuro", ha spiegato Coppola, ricordando come l’istituzione sia stata oggetto di critiche per il costo della gestione e il "doppione degli uffici".
Il consigliere ricorda che "all’inizio del mandato ci siamo posti il problema dello scioglimento, anche per salvaguardare i posti di lavoro, ma il sindaco non ha portato avanti questa linea e ha nominato un CDA politico, promettendo un rilancio che non è mai avvenuto".
Coppola ha definito la proposta del sindaco di trasformare Marsala Schola in un’azienda speciale "imbarazzante" per i tempi e per il possibile impatto sulle future amministrazioni: "Non è il caso di presentare una proposta così radicale a un anno dalle elezioni. Questo bloccherebbe le mani del prossimo sindaco, chiunque esso sia, consegnandogli un’istituzione con un direttore e un CDA vincolati per anni. È una decisione che condizionerebbe pesantemente il futuro della città".
Ha aggiunto che, a suo avviso, Marsala Schola non dovrebbe diventare un "pacchetto preconfezionato" deciso dall’amministrazione Grillo, ma piuttosto uno strumento da ripensare o, eventualmente, snellire: "Non dobbiamo aumentare il numero delle partecipate, ma ridurle, evitando che diventino strumenti di poltronaggio o di aggiramento della burocrazia comunale".
Coppola ha poi avanzato una proposta più moderata e "tecnicamente giustificata": "L’unica cosa responsabile da fare sarebbe prorogare lo scioglimento di Marsala Schola al 31 dicembre 2027 per consentire una corretta programmazione finanziaria, senza introdurre nuovi poteri o competenze. Decidere il destino dell’istituzione è un argomento che spetta al prossimo sindaco, non a questa amministrazione a fine mandato".
Ha concluso sottolineando la necessità di mantenere un equilibrio tra responsabilità tecnica e decisioni politiche: "Non mi interessa la campagna elettorale, mi interessa il bene della città. Marsala Schola non può diventare uno strumento per fare politica spicciola a danno del futuro della città e delle generazioni che verranno".
Ecco l'intervista completa.