Grazie a tale programma, si è potuto assorbire un picco, mai verificato prima, di giovani piloti in addestramento. Anche grazie a questoi, è perfettamente riuscita l’operazione d’identificazione, svolta nello scorso mese di ottobre da due F-16, di un velivolo che volava all'interno dei confini dello spazio aereo nazionale, senza essere in contatto radio con gli enti del controllo del traffico aereo.
I due intercettori sono infatti decollati in pochi minuti e, dopo aver raggiunto il velivolo sconosciuto, lo hanno scortato in sicurezza fino ai confini dello spazio aereo, in direzione della Croazia.
Durante il mese di aprile lo Stormo ha partecipato all’esercitazione internazionale Spring Flag, ed ha assicurato il supporto logistico ad oltre 300 militari ed a numerosi velivoli richierati sulla base.
Ma l’impegno più importante è stato senza dubbio la Verifica della Capacità Operativa (V.C.O.). Si è trattato di una settimana nella quale una squadra composta di valutatori ha accertato la prontezza e la capacità del personale di Trapani di reagire a situazioni simulate di crisi, che hanno interessato tutte le aree dello stormo.
“Il 2009 richiederà anch'esso un notevole impegno - ha affermato il colonnello Carlo Moscini, comandante del 37° stormo - per consolidare e migliorare quanto acquisito, e nello stesso tempo affrontare nuovi obiettivi. L'attività di volo, come il servizio di sorveglianza dello spazio aereo, continueranno ad essere molto intensi; l'esodo già avanzato di piloti esperti destinati al velivolo Eurofighter imporrà una attenzione elevata. Il livello di preparazione raggiunto con fatica da tutto il personale in occasione della Verifica della Capacità Operativa dovrà essere mantenuto con esercitazioni mirate.”
In un altro importante fronte, quello delle infrastrutture, due obiettivi molto importanti sono stati raggiunti: l'allestimento della nuova sala operativa, utilizzata durante la V.C.O., e il trasferimento nella nuova torre di controllo, in un'ottica di maggiore efficienza e più adeguate condizioni di lavoro per il personale.
“In questo campo, - ha continuato il colonnello Moscini - è stato accentuato il concetto di insourcing, ossia il ricorso alle conoscenze ed alla disponibilità del personale della base, per il mantenimento delle infrastrutture con la massima economicità possibile, anche se la ristrettezza delle risorse finanziarie non ha permesso lavori di più ampio respiro che riteniamo ormai indifferibili. Notevoli risultati sono stati comunque conseguiti nella manutenzione complessiva del terreno dell’aeroporto e dell'area operativa, con grossi benefici per la sicurezza del volo e degli aerei.
Nel corso dell’anno sarà ancora più estesa la cura delle aree verdi, con ulteriore miglioramento dello stato di piste e raccordi. Si cercherà di guadagnare all'attività operativa porzioni dell'aeroporto finora non utilizzate”.
A novembre, in occasione della ricorrenza della fine della prima Guerra Mondiale, la base ha aperto le porte alla popolazione. Centinaia di visitatori hanno avuto a possibilità di vedere da vicino i velivoli che assicurano quotidianamente il servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale.
Il 37° stormo è uno dei reparti che insieme al 5° stormo di Cervia ed al 4° stormo di Grosseto ed il 36° stormo di Gioia del Colle (BA), assicura la difesa dello spazio aereo nazionale.
I due gruppi di volo hanno in dotazione il velivolo F-16, assegnato a Trapani il 17 luglio 2003, ed attualmente dipende dal comando delle Forze Aeree da Combattimento con sede a Milano.
La storia dello stormo inizia il 1 aprile 1939 sull’aeroporto di Lecce, quando partecipa alla seconda guerra mondiale con i velivoli bombardieri S.81 e BR.20 Al termine del conflitto lo stormo fu disciolto, per essere ricostituito a Trapani nel 1984.