Erano accusati di avere tentato di corrompere, con la complicita' di alcuni familiari, un agente della polizia penitenziaria in servizio nel carcere di San Giuliano al fine di fare introdurre nel penitenziario aragoste fresche, caviale ed altri generi alimentari.
I fatti risalgono allo scorso Ottobre. I due avrebbero offerto 1500 euro ad un agente di polizia penitenziaria per fare entrare nel carcere San Giuliano di Trapani aragoste e champagne, mozzarelle di bufala e baba'. In manette e' finita anche una donna, che avrebbe contattato l'agente. L'operazione "Ar
agosta" dei carabinieri e' scattata grazie alla denuncia del secondino, che ha riferito la vicenda ai superiori.