Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
26/12/2024 12:00:00

Mafia, un permesso premio al killer che ha ucciso Livatino

Un permesso premio di sei ore alla luce del fatto che “in carcere si sta comportando bene e non si evincono elementi di ripristino di contatti con il contesto malavitoso”.

Lo ha stabilito il tribunale di Sorveglianza de L’Aquila che ha concesso un permesso premio a Domenico Pace, 58 anni, condannato all’ergastolo per l’omicidio del giudice Rosario Livatino. Lo scrive il quotidiano La Sicilia.

Pace è stato uno degli esponenti di spicco della Stidda di Palma di Montechiaro. Ad oggi ha scontato 35 anni di carcere. Dopo il suo arresto avrebbe cominciato un percorso religioso che lo ha portato – tra le altre cose – a scrivere una lettera chiedendo perdono per tutto il male che ha fatto.

La procura generale si era opposta alla decisione del magistrato di Sorveglianza di concedere il permesso premio ma la Cassazione ha rigettato il ricorso. Secondo il tribunale, infatti, non ci sarebbero elementi tali da far pensare un collegamento con la criminalità organizzata e non risultano contatti con i cugini, ai vertici del cosiddetto “paracco”.