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21/04/2009 10:25:00

Buccaneer: è ancora mistero

della nave, da due giorni non squilla più il telefono del rimorchiatore. Una situazione difficile, che vede sedici marinai, tra cui il primo ufficiale di coperta Mario Albano, 57enne di Gaeta, da qualche anno residente a Itri, prigionieri in Africa dall’11 aprile scorso.
Ad affermare che il rimorchiatore sarebbe stato addirittura fermato dalla sicurezza locale e non dai pirati è stato il governatore somalo della zona di Sanag, Mohamoud Said Nur. Il governatore ha dichiarato all’Agenzia France Press «che il rimorchiatore italiano è stato sequestrato dalle forze di sicurezza locali e che il sequestro non ha nulla a che fare con i pirati. Abbiamo avuto la conferma - ha detto - che il rimorchiatore italiano trasporta due contenitori di rifiuti tossici e c’era l’intenzione di gettarli nelle nostre acque. Dobbiamo avere giustizia per questi atti e non chiediamo alcun riscatto per la loro liberazione». Accuse pesanti, che sembrano rendere affatto facili le trattative avviate dalla Farnesina, ma a cui ha subito replicato il general manager della «Micoperi», il quale ha assicurato che la nave era vuota e che vuote erano anche le due bettoline che trasportava, che aveva subito rigidi controlli a Singapore e che è stata assaltata sotto le coste dello Yemen, al limite delle acque territoriali arabe.
«Le trattative sono in corso e sono in mano alla Farnesina. Non si sa se le ultime informazioni possano essere lette in modo positivo o negativo. Le ultime notizie avute dei nostri marinai erano confortanti, poi in questi ultimi due giorni c’è stato parecchio silenzio e non abbiamo ricevuto richieste di riscatto», ci dichiarano dalla «Micoperi». Le accuse sui rifiuti tossici solo un modo per tirare fuori i pirati dalla vicenda e liberare gli ostaggi? «Ci stiamo adoperando per risolvere il caso e abbiamo a cuore l’incolumità dei marinai. L’interesse è che la vicenda si risolva in maniera positiva e per questo proseguiamo sulla strada della riservatezza», si limitano a dire dall’Unità di crisi della Farnesina.