Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
23/04/2009 05:21:45

E ora spuntano due Udc....

Flavio Coppola aveva annunciato in Consiglio la nascita del nuovo gruppo dell’Udc, con i nuovi acquisti di “Noi Marsalesi” e di Manlio Mauro.
Ebbene, questa scelta ha prodotto una lacerazione con altri due consiglieri comunali che erano già nell’Udc, Gandolfo ed Errera, e che non vogliono i nuovi arrivati, sconfessando pure il segretario regionale Romano. “Non esiste un nuovo gruppo Udc – dicono Gandolfo ed Errera – perché l’Udc siamo noi”. E allora gli altri chi sono? “Sono i consiglieri vicini a Stefano Pellegrino e Pino Giammarinaro”. E loro non sono pure Udc? “No, sono Udc – partito della nazione”.
Insomma, ora ci sono due gruppi dell’Udc. Uno, classico, che vede Errera e Gandolfo. L’altro, shakerato, che si chiama “Udc – Partito della Nazione”.
Ma perché due gruppi? “L’elettorato non capirebbe” spiegano Errera e Gandolfo. Perchè? Cosi invece capisce?
Errera e Gandolfo contestano la nomina di Pellegrino a segretario comunale perché “calata dall’alto”. E in effetti si tratta di un commissariamento. Ma c’è di più: “la base del partito è sconcertata, perché Pellegrino è un socialista”. Come lo era Gandolfo.
Coppola replica: “Gandolfo dice cose non vere. C’è una sola Udc, che sta andando verso la costituente del Partito della Nazione”.
Le vicende dell’Udc rendono ancora più difficile il ragionamento sul rimpasto di Giunta, che pure sembrava cosa fatta alla luce della quasi unanimità di voti, 19 preferenze, con cui il Consiglio Comunale aveva eletto il terzo revisore dei conti, dopo essersi lacerato sui primi due. Il candidato dell’Mpa, Gemma Nigelli, aveva avuto infatti ben 19 preferenze.
Tutti vogliono l’azzeramento della Giunta, tutti hanno dei cavalli da piazzare. Ma il vero nodo è la richiesta di Stefano Pellegrino del ritorno di Michele Milazzo alla vicesindacatura: sarebbe la sconfessione evidente dell’operato dell’attuale vicesindaco Patrizia Montalto e una vendetta nei confronti di Giulia Adamo, che aveva chiesto e ottenuto la testa di Milazzo all’indomani delle elezioni regionali. Un boccone troppo amaro da digerire, per gli alleati.