Museo per ricordare le vittime cadute per mano mafiosa. Ne danno notizia in un comunicato congiunto la sezione di Palermo dell'Anm e il Gruppo siciliano dell'Unci-Unione Cronisti. Alla riunione, presieduta dal Prefetto di Palermo, Giancarlo Trevisone, hanno partecipato, tra gli altri, il vicesindaco, Mario Milone; Maria Falcone, presidente della Fondazione intestata ai due magistrati uccisi a Capaci; Giuseppe De Gregorio, presidente della sezione di Palermo dell'Anm; Leone Zingales, presidente del Gruppo siciliano dell'Unione cronisti e componente della Giunta
nazionale Unci; Giuseppe Lo Bianco, consigliere nazionale dell'Unci; Lorenzo Ceraulo, provveditore regionale delle opere pubbliche e l'architetto Alessandro Basile, funzionario del Provveditorato. Il museo sorgera' nel terreno confiscato per mafia a Paolo Greco e affidato dal Comune, che ne e' proprietario, alla cura dell'Anm e dell'Unci che hanno realizzato il Giardino della Memoria dove, periodicamente, la posa di un albero ricorda una vittima della violenza mafiosa. Il 15 giugno del 2007 Leone Zingales, Maria Falcone e l'allora presidente dell'Anm di Palermo, Fabrizio Vanorio, informarono il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in visita al Giardino della Memoria di Palermo, circa la volonta' di Unci, Anm e Fondazione Falcone, di concerto con l'Amministrazione comunale, di realizzare nel sito di Ciaculli un museo a ricordo delle vittime cadute per mano mafiosa. Una copia del progetto, quel giorno, fu consegnata al Capo dello Stato. "Il protocollo d'intesa - hanno dichiarato De Gregorio e Zingales - avvia la seconda fase, dopo quella progettuale curata dalla Fondazione Falcone, che si avvarra' dell'intervento del ministero delle Infrastrutture per realizzare un vero e proprio 'memorial', sul modello di quello esistente a negli Stati Uniti d'America in ricordo delle vittime dell'Olocausto nazista. E' un doveroso omaggio a chi ha pagato con la vita il suo impegno per costruire una societa' migliore, e che per questo deve essere ricordato come esempio ai cittadini, e come testimonianza per la crescita morale delle giovani generazioni"