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13/05/2009 05:21:36

Ricorso sulle elezioni regionali: oggi la verità

Sarà il Consiglio di Giustizia Amministrativa a decidere, organo di appello che ha già cassato e annullato la precedente sentenza di rigetto del ricorso che era stata emessa dal Tar di Palermo.
Lo scorso Marzo, infatti, il Cga ha anullato la sentenza del TAR Sicilia sede di Palermo (sez. I) - n. 1275/08, del 17 ottobre 2008, con la quale si dichiarava inammissibile il ricorso presentato da Rita Borsellino, Massimo Fundarò, Teodoro Lamonica, Antonio Giuseppe Parrinello, Giovanni Giuca, Calogero Miccichè, Giuseppe Ortisi, Fabrizio Ferrandelli e Giuseppe Furnari, per "disintegrità del contraddittorio".
Il 13 e 14 aprile 2008, nello specifico, si segnalavano una serie di presunte irregolarità tra cui alcune commesse in Provincia di Trapani, al momento della presentazione delle liste.
In particolare, si riteneva: "illegittima ammissione delle liste di candidati presentate nella provincia di Trapani denominate "Popolo delle Libertà" e "Lombardo Presidente Sicilia Forte e Libera", a causa della sostituzione di due candidati successivamente alla sottoscrizione delle liste", tale iniziativa avrebbe di fatto reso nulle le firme dei presentatori della lista, in quanto le stesse erano state apposte, per la presentazione di una lista di candidati diversa da quella effettivamente presentata.
La Corte di Giustizia Amministrativa di Palermo il 10 marzo "impregiudicata ogni altra questione nel rito e nel merito, parzialmente pronunciando, cosi decide:
a)accoglie l’appello nei limiti di cui in motivazione;b)ordina agli uffici della Amministrazione regionale siciliana indicati in motivazione di depositare nella Segreteria della Sezione i documenti sopra specificati entro il termine di 20 (venti) giorni dalla comunicazione in forma amministrativa della presente decisione o dalla sua notificazione a cura degli odierni ricorrenti:
c)fissa, per l’ulteriore trattazione dell’appello, l’udienza pubblica del 13 maggio 2009.
"Le richieste degli appellanti ai magistrati erano sostanzialmente due:
l’annullamento delle elezioni regionali e la ripetizione delle stesse; in subordine veniva richiesta la sottrazione dei voti, dal conteggio generale, che il Pdl e la lista ‘Lombardo Presidente’ hanno preso in Provincia di Trapani e il rifacimento dei conteggi per l’attribuzione dei seggi.
Se venisse accolta questa ipotesi la “Rita Borsellino - la Sinistra l’Arcobaleno” supererebbe il 5% e avrebbe diritto a cinque seggi.
Il 13 maggio 2009 ci sarà la sentenza definitiva dove si deciderà il futuro dell'attuale Assemblea Regionale.
Ci sono diverse correnti di pensiero. C’è chi ritiene che alla fine non ci saranno nuove elezioni. Chi pensa che si tratti di una vendetta del precedente Governatore della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, verso il suo ex amico ed ex alleato Raffaele Lombardo. Una scuola di pensiero a metà tra le due pensa invece che si vada verso l’indizione di nuove elezioni regionali, ma solo per i deputati della provincia di Trapani. Quest’ultima tesi è sostenuta in particolare da Eleonora Lo Curto (Mpa), ma appare difficile la sua praticabilità.
Dal Pdl ostentano – almeno ufficialmente – sicurezza: “In riferimento al ricorso in appello proposto da Rita Borsellino e lista Arcobaleno contro i risultati delle elezioni regionali del 2007, il Consiglio di Giustizia Amministrativa, senza entrare nel merito del ricorso di primo grado, ha solo stabilito la correttezza della notifica del ricorso principale all’Ente Regione, vero organo a cui si riferiscono i risultati elettorali contestati. In precedenza, infatti, il Tar Palermo, ritenendo il ricorso inammissibile, ha ritenuto anche che la notifica del ricorso si sarebbe dovuta effettuare anche per la Regione presso l’Avvocatura dello Stato. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa, tuttavia, pronunciando una decisione interlocutoria, ha soltanto verificato che la notifica del ricorso di primo grado poteva essere effettuata direttamente presso la sede dell’Avvocatura dello Stato, riservandosi di verificare non solo il merito dell’appello ma ogni altra eccezione di inammissibilita’ dell’appello sollevate dalla difesa di alcune parti. ‘’Il CGA – affermano gli avvocati Finazzo e Fragapani, difensori di tutti i deputati del Gruppo AN – PDL , si e’ limitato a giudicare uno dei profili di inammissibilita’ del ricorso di primo grado e, quindi, dell’appello. Tocchera’ al CGA, all’udienza del 13 maggio , esprimersi, oltre che sul merito del ricorso, anche sugli altri motivi di inammissibilita’ dello stesso “concludono Giuseppe Finazzo e Giuseppe Fragapane.