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19/05/2009 06:00:15

"Manteniamo viva l'attenzione sulla sicurezza nelle scuole"

l’Adoc si è assunta l’impegno di segnalare, dietro le indicazioni dei cittadini e del personale scolastico, alle autorità competenti quali sono gli edifici da ispezionare. Agire in maniera tempestiva e preventiva permette, secondo l’Adoc, anche nel caso si riscontrassero problemi non sanabili che presuppongono l’abbandono definitivo dell’edificio, di trovare in tempo le soluzioni alternative. Un esempio per tutti è l’Istituto Tecnico Commerciale Giuseppe Garibaldi di Marsala per il quale l’Adoc ha chiesto ai Vigili del Fuoco ed al Responsabile di Igiene Pubblica Competenti, di effettuare, con la massima sollecitudine, i relativi controlli, che riguardino anche la verifica del numero massimo di alunni che può contenere ogni classe.
Sul sito Adoc Trapani, alla voce “requisiti sicurezza delle scuole”, sono riportate le indicazioni, fonite dal Comando Provinciale del Vigili del Fuoco, circa i requisiti che devono avere gli edifici scolastici in applicazione delle predette norme sulla sicurezza
L’Adoc si è occupato del problema della sicurezza nelle scuole fin dal gennaio 2004, quando fu denunciata la pratica di incetta degli alunni della scuola dell’obbligo da parte di alcune scuole a danno di altre, con la conseguenza del loro sovraffollamento, in aperta violazione delle leggi sulla sicurezza ed in particolare del D.M.del 18.12.75che stabilisce il numero massimo di alunni che una scuola ed aula possono contenere.
In tema di sicurezza seguirono poi moltissimi altri nostri documenti con alterna fortuna. Oggi, dopo gli eventi tellurici dell’Abruzzo, e alla luce di un documento del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, del 7 aprile 2008, dove sono illustrate dettagliatamente le misure di sicurezza da adottare nelle scuole, un azione di vigilanza di questo tipo acquista nuovo significato.
Per quanto riguarda le scuole del territorio provinciale, la Provincia, con l’Assessore pro-tempore alla P.I., ha dichiarato che: “la situazione è sotto controllo e si sta intervenendo dove è necessario. Ma i tanti edifici sono sistemati in locali poco idonei”.
“Si ha l’impressione - dice l’Adoc - che si continui ad operare, in modo accomodante e superficiale applicando, senza nessuna verifica sui luoghi, solo i parametri numerici ministeriali, che nel concreto non sono oggettivamente applicabili, in barba ad ogni principio di precauzione che impone, in presenza di probabile pericolo, d’intervenire tempestivamente.”
Questo è quanto affermato da Pino Amodeo, presidente dell'Adoc:

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