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19/05/2009 06:00:44

Sappusi, Amministrazione in tilt. Il centro sociale rimane?

L’amministrazione Comunale ha infatti predisposto il trasferimento degli uffici comunali di Via Verdi nei locali di Via Falcone, a Sappusi, e il conseguente trasferimento in altra sede delle attività sociali che  finora si sono svolte lì.  L’assessore al ramo, Patrizia Montalto, il Dirigente del settore Servizi al Cittadino, Aldo Scialabba e il Dirigente del settore Servizi Sociali, Rosa Adamo, tutti presenti all’incontro, hanno ribadito la volontà di non chiudere le attività ma di trasferirle all’Istituto Rubino, nel centro della città, predisponendo anche un servizio di trasporto per i bambini coinvolti nel progetto “Arca di Noè”. I Consiglieri Comunali Gesone, Licari e Milazzo non sono però d’accordo e, insieme al Movimento in Difesa del Cittadino, erano disposti anche ad occupare i locali di Sappusi. Non li convince infatti né la motivazione economica dello spostamento né la promessa del vicesindaco Montalto di riportare tutte le attività a Sappusi non appena siano finiti, tra un anno e mezzo circa, i lavori di ampliamento dei locali di Sappusi.
“I lavori riguardano un’ala dell’immobile che non ha niente a che vedere con le stanze in cui si svolgono le attività, che quindi potrebbero continuare tranquillamente. Due anni fa inoltre, quando hanno trasferito i primi uffici comunali, hanno anche fatto un tramezzo, a piano terra, che doveva essere temporaneo e che non lo è stato. Ma che ha rovinato il salone centrale usato dal Centro” – ricorda il Consigliere Gesone, che dice anche: “Sappusi non deve diventare un quartiere dormitorio. Non dobbiamo portarli via da qui. Il Centro è fondamentale per la vita del quartiere, che ha bisogno di una valvola d’unione”. L’assessore Montalto ha affrontato la questione sottolineando soprattutto le possibilità di risparmio per le casse comunali che sono alla base di questa scelta. Gli uffici in questione pagano infatti, in Via Verdi, un affitto annuo di 60mila euro. I locali di Sappusi sono invece di proprietà comunale. Secondo Giuseppe Gandolfo, responsabile provinciale del Movimento in Difesa del Cittadino, la convenienza economica non è però una buona motivazione: “svolgere le attività al Rubino costerà all’amministrazione 50.000 euro. A questo si devono aggiungere i 2.000 euro che verranno concessi all’AUSER, i 6.000 euro all’ANSPI per il proseguo altrove delle proprie attività e i costi per il trasporto dei bambini da Sappusi all’istituto Rubino. Se mettiamo insieme tutti questi costi, si finisce per superare il costo del canone d’affitto annuo dei locali degli uffici comunali.”
Gandolfo ha anche chiesto al vicesindaco Montalto se ci sono, sempre in zona, altri immobili da utilizzare. Secondo l’amministrazione no. Ma secondo Gandolfo ci sarebbe un immobile confiscato alla mafia a Salinella, l’ultimo disponibile. Gandolfo ha detto anche di aver parlato con IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) e di avere saputo che a Sappusi esistono altri immobili comunali non utilizzati.”Ammesso che ci siano, non è detto che siano idonei ad ospitare attività sociali, anziani e bambini” – da detto Montalto, che comunque si è dichiarata disponibile a trovare una soluzione che possa andare bene per tutti.
Proprio per questo, l’inizio dei lavori è stato posticipato e un altro incontro è stato fissato martedì prossimo, alle 9.00, per capire come muoversi.

Questa la dichiarazione del consigliere comunale Lillo Gesone:
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