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26/06/2009 00:06:36

Pillola: la dimenticano 9 su 10

e ansie. E' quanto rivela un'indagine Gfk Eurisko che ha coinvolto un campione rappresentativo di donne italiane tra i 18 e i 45 anni. Dallo studio emerge che il 28% delle donne italiane in questa fascia di età utilizza contraccettivi ormonali, mentre il 26% si affida ad altri mediti per evitare le gravidanze indesiderate. Resta alta la percentuale di quante non fanno uso di alcun contraccettivo: si tratta di quasi la metà del campione, per la precisione del 46%. Nella maggior parte dei casi si tratta di persone che dichiarano di non averne bisogno La pillola (23%) e il preservativo (20%) sono i contraccettivi più utilizzati, ma l'uso del contraccettivo orale si dimostra un problema concreto, visto che solo l'11% dichiara di non di non dimenticare mai di assumere la compressa quotidiana. Le regioni in cui il contraccettivo orale è più diffuso della media nazionale sono il Triveneto (38%), la Sicilia (41%) e la Sardegna (43%). Secondo le donne il contraccettivo ideale deve essere sicuro (97%), non deve creare problemi con gli ormoni (85%), ma anche non deve richiedere di ricordarsene tutti i giorni (72%).
Come risulta poi dallo studio, il 90% delle donne si consulta con il ginecologo per scegliere il contraccettivo più adatto a lei, ma vengono interpellati anche il partner (25%), le amiche (17%) e Internet (17%). Solo il 19% delle donne si considera però di essere realmente informata ed è quindi forte e condiviso il desiderio di saperne di piu': il 91% delle intervistate desidererebbe avere più informazioni. Un bisogno che appare ancora più importante se si considera che la donna italiana risulta la vera protagonista delle sue scelte: nel 53% dei casi decide da sola sulla contraccezione, nel 43% decide consultandosi con il partner e solo il 4% subisce la volontà del marito o del compagno.

Meno diffuso invece l'anello vaginale come metodo contraccettivo: lo usa solo l'1% del campione e il 40% non ne ha mai addirittura sentito parlare. Anche chi lo conosce, poi, ha spesso informazioni superficiali e spesso lo scambia per il diaframma.