Molti nordafricani provenivano anche da altre province della Sicilia e sono rimasti in banchina insieme con le loro famiglie, i bagagli e le macchine al seguito. Adesso dopo che hanno affrontato il viaggio da diverse parti dell’Isola, dovranno aspettare il prossimo giovedì per potersi imbarcare, sempre che ci saranno posti ancora disponibili. La beffa è che i passeggeri erano tutti forniti di biglietto che le agenzie hanno staccato regolarmente, non tenendo conto che la capienza della nave era ridotta, poiché la compagnia ha sostituito da circa
due mesi una nave di maggiore capienza (la Eurostar Barcelona di circa 1800 passeggeri) con una che ne può contenere appena 800.
La linea Trapani - Tunisi e viceversa era stata inaugurata a fine gennaio e aveva riscosso apprezzamenti tra le istituzioni, le Associazioni e gli stessi passeggeri, soprattutto tunisini che fanno la spola con il Nord Africa. L’imbarco sulla nave per il porto di La Goullette avviene giovedì mattina alle ore 8,00 circa (non sono valse le proteste di spostare l’orario per favorire chi arriva da fuori provincia) e il ritorno è previsto per martedì sera alle ore 22,00.
Proprio nella stagione in cui il flusso dei passeggeri da e per la Tunisia è maggiore – in questo periodo, infatti, sono molti i nordafricani che per le ferie si spostano con le loro famiglie e raggiungono le città di origine per trascorrere il periodo estivo - la Compagnia ha risposto fornendo opportunità d’imbarco ridotti con notevole disagio per i passeggeri e le loro famiglie (diversi sono i minori che in questo periodo, finite le scuole, sono accompagnati presso i nonni per trascorrere l’estate con loro).
Una situazione di disagio che ha provocato le reazioni dell’Associazione che si occupa dei tunisini residenti a Trapani. «Auspichiamo – afferma Brahim Trabelsi, vicepresidente dell’Associazione “Italia-Tunisia” - che la Compagnia riveda questa sua posizione, fornisca navi più capienti e, soprattutto, che non stacchi biglietti quando i posti per i passeggeri e per le auto sono a completo».
Salvatore Agueci