Al più presto possibile, non appena saranno ultimate le operazioni di smontaggio e rimontaggio delle delicate attrezzature, verrà ripresa la normale attività del reparto i cui dirigenti medici, nel frattempo, assicureranno la pronta disponibilità per le chiamate di Pronto Soccorso.
Si arricchisce di un nuovo tassello il complesso puzzle dell'apertura del nuovo ospedale di Marsala, in Contrada Cardilla, e della contestuale chiusura del San Biagio, tra inefficenze ed errori di Amministrazione Comunale e Asl.
L'ultima novità è che il Sindaco di Marsala ha disposto finalmente la consegna al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria di Trapani Gaetano D’Antoni del certificato di agibilità dei locali del nuovo Ospedale di contrada Cardilla.
Anche su questo aspetto dell'agibilità c'è un ritardo mostruoso e non mancano le polemiche. Ma, secondo il Comune, solo lunedì scorso l'Asl ha definito presso gli uffici comunali la pratica. L’importante documento è stato firmato ieri dal dirigente del Settore Territorio ed Ambiente del Comune di Marsala Gianfranco D’Orazio, dopo la verifica della documentazione presentata dall’Asl nella giornata di lunedì. “Vista la pubblica utilità della struttura ed il trasferimento, in atto, dalla vecchia alla nuova sede di contrada Cardilla dell’ospedale di Marsala è stata data la priorità assoluta
al rilascio del certificato di agibilità la cui documentazione è stata completata solo lunedì scorso dall’Asl – precisa il Sindaco. In ogni caso con la mia ordinanza di aprile e con l’assunzione di responsabilità , superando ogni pastoia burocratica, avevo già preceduto i tempi e disposto il trasferimento che è in corso e che si concluderà , secondo quanto mi è stato assicurato dal manager D’Antoni entro il 31 agosto”.
Il 31 Agosto è dunque il nuovo ultimatum di Carini. C'è da fidarsi, dopo che diverse altre scadenze sono cadute nel vuoto e sono state ignorate?
Il rilascio della certificazione di agibilità del nuovo ospedale è stata possibile dopo la verifica da parte del responsabile del settore territorio ed ambiente della documentazione prodotta dall’Asl e sulla base degli articoli 24 e 25 del Dpr 380/2001 che regola la materia.
Intanto oggi il Presidente del Consiglio Comunale Oreste Alagna, insieme al presidente della Commissione politiche sociali del Comune di Marsala, va a fare visita all'Assessore Regionale alla Sanità Massimo Russo. La grave situazione della Sanità marsalese legata, in special modo al trasferimento della divisione di chirurgia del San Biagio nell’ospedale di Mazara del Vallo, la chiusura a livello provinciale dei reparti d’ortopedia fra cui quello di Marsala e delle sale operatorie dell’ospedale di piazza San Francesco; nonché la carenza di personale che pregiudicherebbe la piena. Almeno, queste sono le loro intenzioni. L’incontro è stato chiesto ed ottenuto dai due esponenti di Sala delle lapidi per fare chiarezza su quanto emerso, in questi giorni, sulla situazione degli ospedali marsalesi.
PROTESTE AL CONSIGLIO PROVINCIALE DI IERI. I Consiglieri Provinciali Pietro Pellerito (gruppo misto) e Salvatore Campanella (PD) hanno deciso di occupare simbolicamente l’Aula e di dare inizio allo sciopero della fame per protestare contro le decisioni prese dall’Assessore Regionale alla Sanità nell’ambito del nuovo Piano Sanitario Regionale che, dal prossimo 1° settembre, verrebbe a creare situazioni certamente non favorevoli per una utenza, qual è quella della provincia di Trapani, già afflitta dal fenomeno della “migrazione sanitaria” e che dal nuovo Piano verrebbe ad essere ulteriormente penalizzata. E ciò anche in ordine alle soppressioni di talune specializzazioni, quale quella di Chirurgia dell’Ospedale di Marsala, o la chiusura degli ambulatori di ortopedia di Alcamo e di Marsala ed il loro trasferimento all’ospedale di Salemi: un vero e proprio controsenso perché a Salemi non c’è la TAC. Tutto questo, ovviamente, sta provocando ulteriori disagi e penalizzazioni.
Immediato l’intervento del Presidente del Consiglio Provinciale, Peppe Poma, che ha già trasmesso una nota all’Assessore Regionale alla Sanità , al Direttore Generale dell’ASL n.9 di Trapani, nonché, per conoscenza, al Prefetto e all’Ufficio DIGOS della Questura di Trapani, informandoli di quanto deciso dai Consiglieri Pellerito e Campanella e della convocanda seduta del Consiglio Provinciale per il 28 c.m. con all’ordine del giorno unicamente la problematica in questione. Nel rappresentare la situazione verificatasi e l’occupazione in corso – scrive fra l’altro il Presidente del Consiglio Provinciale – si rimette il tutto all’autorevole attenzione delle SS.LL. perché, con la tempestività del caso, vogliano assumere le consequenziali iniziative di rispettiva competenza atte a superare le condizioni di disagio esistenti nella popolazione interessata e della quale i citati Consiglieri Prov.li si sono resi interpreti.
In un primo momento, alla protesta annunciata da Pellerito e Campanella si era associata anche il Presidente della Commissione Sanità , Dott.ssa Antonella Pollina, che però ha rinunciato a mettere in atto l’occupazione dell’Aula e ad avviare lo sciopero della fame dopo che il Presidente del Consiglio, Peppe Poma, ha reso noto che l’Assessore Russo, dopo essersi incontrato stamani a Palermo con il Presidente della Provincia, Turano, gli aveva personalmente telefonato per annunciargli che avrebbe preso parte alla seduta consiliare già prevista per il prossimo 28 luglio (che il Presidente Poma ha deciso di modificare in seduta straordinaria ed aperta, con inizio alle ore 11,00 di quel giorno) proprio per relazionare sul nuovo Piano Sanitario e rispondere alle domande e alle richieste dei Consiglieri Provinciali in ordine alle varie problematiche della Sanità nella nostra provincia.
Rinuncio a questa forma di protesta – ha precisato Antonella Pollina (PDL) – perché ho fiducia nell’impegno assunto da Massimo Russo e sono certa che il 28 luglio sarà qui a confrontarsi con questa assemblea. Dopo la comunicazione del Presidente Poma, anche il Consigliere Giovanni Palermo (PD) ha detto di rinunciare a tali forme di protesta, che pure avrebbe voluto attuare, ma ha sollecitato la presenza in Aula anche del Dirigente Generale dell’Asl n.9 di Trapani, D’Antoni, perché è stato quest’ultimo – ha detto – a fornire le necessarie indicazioni all’Assessore Russo.
Hanno invece ribadito la decisione di portare avanti la loro protesta – nonostante l’invito a desistere del Presidente Poma - i Consiglieri Pellerito e Campanella almeno fino a quando – hanno detto - l’Assessore Regionale alla Sanità non avrà confermato con apposita nota scritta la sua partecipazione alla riunione consiliare del 28 giugno e, tramite, il Dirigente Generale dell’ASL n.9 di Trapani, D’Antoni, non avrà dato disposizioni in ordine alle soppressioni di talune specializzazioni e non avrà disposto la riapertura degli ambulatori di ortopedia ad Alcamo e Marsala, in atto trasferiti presso l’ospedale di Salemi, trasferimento che costituisce un controsenso perché a Salemi non c’è la TAC.
La discussione sulla situazione sanitaria provinciale aveva preso avvio dal prelievo, votato alla unanimità , di un ordine del giorno su questa tema presentato il 30 settembre dello scorso anno dal Consigliere Anna Maria Angileri (PD) e sottoscritto anche da Marco Campagna, Salvatore Campanella ed altri Consiglieri. Questo documento è stato trattato ma non votato in quanto, in considerazione anche del tempo trascorso dalla sua presentazione, è emersa la necessità della revisione o del cambiamento del suo contenuto.
Nel corso della illustrazione dell’ordine del giorno in questione, Anna Maria Angileri ha sottolineato, in particolare, la grave situazione dell’ospedale di Marsala. Infatti – ha detto – a fronte dello smantellamento del “San Biagio” non è corrisposto un tempestivo trasferimento presso il nuovo ospedale di C/da Cardilla di cui non si comprende il motivo, visto che – ha aggiunto – è opinione diffusa, anche da parte di autorevoli esponenti del settore, che il nuovo ospedale sia già pronto da parecchio tempo. Anna Maria Angileri, inoltre, ha evidenziato la grave questione della chirurgia di Marsala trasferita dal “S. Biagio” all’ospedale di Mazara del Vallo con notevolissimi disagi per l’utenza e soprattutto per gli ammalati con gravi traumi.