Lo rende noto l'Agicos - agenzie di stampa concorsi e scommesse. La regione a statuto speciale incassa infatti il 12,25% delle somme giocate, ovviamente in Sicilia al netto del diri
tto fisso (0,052 euro per ogni colonna giocata) e dell'aggio delle ricevitorie (8% della raccolta). "Una somma non di poco conto - rileva l'agenzia Agicos - visto che dalla Sicilia arriva il 6,8% circa della raccolta nazionale. Vale a dire che a agosto nell'isola sono state effettuate giocate per 27,2 milioni, oltre 143 da inizio anno. Sono arrivati quindi circa 15,6 milioni nel 2009, e già 2,7 milioni nel solo mese di agosto".
Dunque, se da 98 turni non esce la combinazione vincente, la Regione Sicilia ha già fatto “sei”.
MA LA REGIONE SMENTISCE. ''La Regione siciliana non incassa alcuna quota parte sulle giocate del superenalotto, ma soltanto una aliquota del 12,25% dell'incasso effettuato in Sicilia dalla Sisal, quale importo forfettario sostitutivo di quella che e' l'attuale imposta Ire dovuta per qualsiasi produzione di reddito''. Lo precisa il dirigente generale del dipartimento Finanze della Regione siciliana per far chiarezza sulle imprecisioni scritte negli ultimi giorni sull'argomento.
Lo Stato tiene per se' gli incassi derivanti dalla vendita di tabacchi e dal gioco del lotto (in base all'articolo 36 dello Statuto siciliano), mentre i gestori dei giochi d'abilita' e dei concorsi pronostici sono tenuti al versamento alla Regione della quota del 12,25% quale compensazione per il minor gettito spettante alla Regione dalla soppressione dell'imposta di ricchezza mobile (oggi Ire) e dell'imposta complementare sui premi corrisposti ai vincitori. Tale versamento d'imposta, regolamentato con legge statale 849 del 1 settembre 1961 e dall'art. 6 della legge 559 del 1993, viene introitato nel capitolo 1008 del bilancio della Regione. ''Nessun introito di denaro, dunque, derivante da giocate e premi ma semplice versamento di quote parte dovute come avviene per qualunque altro reddito e, quindi anche sui premi pagati ai vincitori, ma calcolate forfettariamente''.