IL TRAFFICO - La droga, importata dal Perù, veniva distribuita nel Lazio ed in Sicilia. La cocaina veniva introdotta in Italia tramite corrieri sudamericani che occultavano la droga in doppifondi ricavati nelle valige. La droga veniva poi distribuita sul mercato romano in occasione di eventi mondani, soprattutto concerti rock. Tra i perquisiti ci sono sceneggiatori, registi e altri esponenti del mondo della spettacolo, trovati in possesso di dosi e segnalati come consumatori di stupefacenti.
L'uomo ritenuto ai vertici del giro è Domenico Nardo (già in galera), padre della soubrette e attrice Alessandra, uno che si vanta di essere parente del superlatitante mafioso Matteo Messina Denaro, arrestato a giugno nell'operazione «Golem» dagli investigatori siciliani con l'accusa di aver passato documenti falsi al boss e a un sicario trapanese, Raffaele Urso. Inoltre l'"insospettabile" Nardo dal 2001 è titolare della «Word Protection srl», alla Bufalotta, società che, per esempio, ha fornito buttafuori e bodyguard durante i concerti a Roma di Ligabue, Madonna, Renato Zero, Subsonica e The Cure. E insospettabili erano pure i clienti: si parla di registi di fiction televisive per Rai e Mediaset, nomi che non saliranno alla ribaltadelle cronache perché non sono stati neppure denunciati come assuntori e perciò segnalati alla Prefettura. Le indagini sono partite dallo stralcio romano dell'operazione Golem. Il fornitore di droga è il peruviano David Raymundo Panchee Pachema, detto Ronald. La polvere arriva con dei corrieri via aereo allo scalo di Fiumicino. Nardo è il terminale che si avvale però di altri spacciatori, i cinque arrestati ieri mattina: Stefano pedonesi, Giovanni Battista Minnocci, Gian Luca Marzoli e Assunta Santini. I vip non sono gli unici clienti. Secondo le indagini condotte dal dirigente della sezione, Luca Armeni, le zone servite di Roma sono diverse: Casilina, Borghesiana, Monte Sacro, Pietralata, Primavalle, Tuscolano, Cassia, Eur fino ai referenti in Sicilia. A giugno, con l'arresto di Nardo il gruppo era stato decapitato. Con le manette di ieri è stato decimato.