La difesa si è opposta all'ammissione nella lista testi dell'accusa del consulente tecnico della Procura (l'avv. Crosta), nonché all'ingresso della corposa documentazione raccolta durante l'indagine (licenze edilizie, autorizzazioni). Dopo una lunga camera di consiglio, però, il Tribunale (presidente Sergio Gulotta) ha ammesso sia la testimonianza del consulente, che la documentazione. Riservandosi di decidere alla prossima udienza (4 febbraio) soltanto in merito ad un fascicolo del pm. Ieri, infatti, non c'è stato il tempo di esaminare qu
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Imputati nel processo sono l'architetto Vincenza Canale, dirigente del Suap, l'ingegnere Mario Stassi, anch'egli funzionario comunale, l'ex assessore provinciale al Territorio Angelo Mistretta (Mpa), Domenico Ottonello, Giovanni Curatolo, Maria Guccione, Antonino Provenza, Francesco Torre, Antonino Castelli, Maria Rosa Sciannaca, tutti componenti del consiglio provinciale scientifico, l'ex soprintendente Carmela Di Stefano, i tecnici della soprintendenza Sergio Alessandro e Silvio Manzo, l'architetto Roberto Manuguerra, progettista delle opere, Gaspare Buscaino, titolare dell'impresa Gble, e infine Giacomo D'Alì Staiti e Adele Occhipinti, proprietari dell'area e titolari della Antiche Saline. La vicenda è relativa al recupero di un fabbricato, un tempo utilizzato per dare alloggio ai salinari, che si voleva destinare ad uso ricettivo. L'accusa prefigura una sorta di compiacenza dei funzionari ad un progetto (con modifica di destinazione d'uso) che per la Procura non poteva essere approvato. E non c'è soltanto la violazione delle norme urbanistiche, per alcuni, anche il reato di abuso d'ufficio.
Antonio Pizzo - La Sicilia