Le due associazioni ambientaliste hanno scritto all'Assemblea regionale siciliana e al Governo Lombardo un lungo documento in cui viene analizzata la drammatica crisi che sta vivendo la gestione dei rifiuti a Palermo, assurta all'onore delle cronache nazionali.
''La crisi dell'Amia si poggia su due aspetti, finanziario e sociale, che devono essere risolti insieme - dicono - Ma anche il nuovo management dell'Amia dimostra mancanza di strategia e lungimiranza. Il Piano industriale presentato per uscire dalla crisi affronta solo l'aspetto finanziario con la nota proposta di ricapitalizzazione senza apporto di liquidita' e un incremento del costo dei servizi".
"Nessun piano di ristrutturazione dell'azienda che entro un anno dovra' misurarsi a gara di evidenza pubblica, nessuna strategia per rispettare l'obbligo di raggiungere in tutta la citta' il 65 per cento di raccolta differenziata entro il 2010 - accusano Wwf e Legambiente - Solo un grande sforzo per finanziare gli investimenti del vecchio Piano dei rifiuti regionale. Un piano, che pero', e' gia' sorpassato". Le due associazioni chiedono al Governo e all'Assemblea regionale un "chiaro e inequivocabile messaggio" a favore della raccolta porta a porta in tutta la Sicilia, sull'esempio degli Ato Belice Ambiente, Kalatambiente, Sogeir assieme a una "immediata riforma degli Ato".