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22/12/2009 06:00:45

Vincenzo Savatteri: "Vi spiego il progetto Angeli e Demoni"

Scopo dell’iniziativa era quello di rilevare il rapporto della popolazione giovanile della provincia di Trapani rispetto ai fenomeni esoterici, fenomeni che spesso confluiscono in reati del codice penale.
Vincenzo Savatteri, dirigente dell’ASP di Trapani, ha così chiarito l’iniziativa ai nostri microfoni:
“Il Progetto Angeli e Demoni è nato con il chiaro scopo di dare una connotazione scientifica ai fenomeni dell’esoterismo, del satanismo, delle sette e così via. Quando si parla di queste cose è infatti facile cadere preda di suggestioni e falsi dati, interprendandoli in maniera distorta, in difetto o in eccesso in base all’interpretazione soggettiva che deriva dalle emozioni dello stesso sociologo”.
Che metodo avete usato quindi per studiare il fenomeno?
“Abbiamo utilizzato un metodo quantitativo qual è il questionario. Lo abbiamo somministrato a un campione della popolazione giovanile della provincia di Trapani. Ci tengo a sottolineare il fatto che si tratta di un metodo scientifico proprio perché viene rilevato in base a risposte di cui viene studiato precedentemente il profilo, e quindi non sono soggette a una possibile interpretazione personale del sociologo”.
Che cosa si è evinto dai dati rilevati?
“Innanzitutto, abbiamo rilevato che c’è una fascinazione notevolissima attorno al fenomeno, ovvero i ragazzi sono molto affascinati dal “mondo” esoterico: molti conoscono il fenomeno, alcuni ne hanno anche fatto parte, ovvero hanno avuto delle esperienze nell’ambito, poi c’è una piccolissima percentuale di casi in cui il fenomeno viene letteralmente vissuto”.
Sono dati che si differenziano da quelli rilevati a livello nazionale?
“No, non sono molto difformi da quelli rilevati in maniera empirica dai questionari nazionali. Come questi ultimi, rilevano infatti che i giovani risultano affascinati da questi movimenti, con tutto quello che ne può convenire…”
Con tutto quello che ne può convenire? Ci spieghi meglio…
“Chi fa capo a movimenti esoterici, per la maggior parte, commette due tipi di reato: il primo riguarda l’attività di truffa, sia dal punto di vista economico che da quello spirituale; il secondo riguarda una serie di crimini tipici dei movimenti esoterici.
Dal punto di vista criminale o criminologico che cosa si può evincere da questi dati?
“Intanto è necessario anticipare che nel 1981 è stato abolito il reato di plagio: in pratica, l’essere plagiati non può più essere ravvisato come crimine. In ogni caso, quando si parla di movimenti esoterici riconducibili ai giovani, il reato più frequente è sicuramente quello legato all’uso di sostanze stupefacenti. Altri crimini che si verificano frequentemente nel corso di queste attività sono il maltrattamento di animali e il danneggiamento di palazzi o di cimiteri.
Il problema criminologico è che, in questo caso, il crimine va ricercato: chi fa parte di un certo tipo di movimenti è infatti coinvolto in una serie di crimini “nascosti”, non visibili alla popolazione. Questi crimini richiedono una particolare attenzione investigativa perché, in quanto il reato di plagio è stato abolito, è necessario ravvisare la singola norma del codice penale che viene violata per intenderli come tali.
Per questo motivo, è molto importante il monitoraggio scientifico del fenomeno.
Tra l'altro, è possibile anche che, nel corso di queste attività, non si verifichi alcun tipo di reato e bisogna ricordare inoltre che la Costituzione tutela la libertà religiosa.
D’altronde, né l’esoterismo né l’occultismo sono di per sé fenomeni criminali . Lo diventano solo nel momento in cui si viola una delle norme del codice penale. Ma io che ho studiato bene questi fenomeni, mi permetto di dire con ragionevole certezza che in quasi tutte le forme di esoterismo la violazione del codice penale è una naturale conseguenza”.

 

Ricordiamo che il sondaggio per il progetto Angeli e Demoni ha previsto 400 questionari, cui sono stati sottoposti altrettanti giovani residenti nella provincia di Trapani, ed è stato curato da nove operatrici volontarie, laureande della Facoltà di Scienze Sociali di Trapani. Percentualmente, si è rilevato che hanno fatto un’esperienza esoterica il 15,3 per cento dei giovani di Marsala, il 20 per cento di quelli di Castelvetrano, il 30 per cento di quelli Mazara del Vallo e il 27 per cento di quelli di Alcamo.


Pamela Giampino