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23/12/2009 09:21:57

Processo Peronospera, chiesta in appello la conferma delle condanne


In primo grado, era stato condannato a 8 anni di carcere l'ex ingegnere capo del Comune di Marsala Rosario Esposto, processato per associazione mafiosa, turbativa d'asta ed intestazione fittizia di beni ad altri. Per l'ex funzionario comunale fu disposta anche la confisca di parte dei suoi beni (immobili e società). A 8 anni fu condannato anche il presunto mafioso Vincenzo Zerilli, accusato di essere stato il tramite tra Cosa Nostra e il mondo della politica locale. Sei anni furono, poi, inflitti a Vito Russo, un imprenditore accusato di essere stato assoldato dalla mafia per taglieggiare altri suoi colleghi, come pure Maurizio Vincenzo Errera; per quest'ultimo 1 anno e 3 mesi in continuazione con una precedente condanna. E stessa pena, sempre in continuazione, fu decisa anche per il presunto mafioso Luigi Adamo, anch'egli accusato di estorsione. Oggi, i giudici della Corte d'appello hanno ascoltato anche l'imprenditore marsalese Salvatore Di Girolamo, titolare dell'impresa Sicilstrade, che ha confermato di avere dato 50 milioni di vecchie lire all'architetto Esposto affinché questi gli facesse vincere la gara d'appalto relativa al secondo stralcio dei lavori di costruzione del nuovo cimitero di Marsala (importo di oltre 3 miliardi e mezzo di lire). Di Girolamo ha detto che a indirizzarlo a Esposto fu il consigliere comunale dell'Udc Enzo Laudicina, che poi iniziò a collaborare con la giustizia svelando rapporti tra mafia e politica locale e sui sistemi con cui venivano pilotati gli appalti banditi dal Comune di Marsala.

Clicando qui sotto potete ascoltare la conferenza stampa del 31 Ottobre 2005, con il commento dei magistrati e degli investigatori agl arresti operati nell'ambito dell'operazione Peronospera III.