Un giovane armato di coltello ha, infatti, fatto irruzione nell'esercizio commerciale e ha puntato la lama alla gola di una cassiera che, terrorizzata, non ha potuto fare altro che aprire il registratore di cassa e consegnare tutto il denaro (non si conosce l'ammontare del bottino).
Arraffate le banconote, il rapinatore è fuggito. E' probabile che fuori l'attendesse un complice in auto o in moto. L'azione del bandito è stata fulminea, tanto che la maggior parte dei clienti che in quel momento sceglievano i prodotti sugli scaffali non si sono accorti di nulla.
A raccontarlo è una cliente. ''Dopo avere preso un po' di prodotti dagli sca
ffali - dice la donna - ero andata alla cassa per pagare, dove la cassiera, tutta rossa in faccia, mi chiede: 'ma non ti sei accorta di nulla?'. Io ho risposto di 'no'. In quel momento, ho visto che tra i dipendenti c'era un po' di agitazione. Poi, ho saputo che sono arrivati carabinieri e polizia''.
Non è la prima volta che il supermercato Sisa di Strasatti viene preso di mira dai rapinatori. In qualche caso, in passato, i malviventi sono fuggiti anche a piedi. E ciò fa presupporre che si sia trattato di elementi della piccola malavita locale. A Strasatti, del resto, non sono certo pochi i pregiudicati per ''reati contro il patrimonio''.
E in questa direzione si muoverebbero le indagini dei carabinieri anche in relazione al recente furto notturno, quando ignoti, facendo ingresso dal retro, hanno portato via, praticamente indisturbati, pasta, formaggi, frutta, confezioni di sughi, bottiglie d'olio e di vino, dolciumi e liquori. Il furto è stato, poi, scoperto dai dipendenti alla riapertura dell'esercizio commerciale.
Intanto, il periodo natalizio, con numerose famiglie che hanno lasciato le loro case per andare a pranzare o cenare a casa di parenti o al ristorante, ha fatto registrare, a quanto pare, un aumento dei furti in abitazione. Sia nelle contrade del Marsalese che a Petrosino. Anche perché a causa della vastità del territorio, nonché per la carenza di uomini e mezzi, le forze dell'ordine non possono assicurare controlli a tappeto.
Antonio Pizzo - La Sicilia