Il prossimo 6 gennaio saranno passati 30 anni dall'omicidio per mano mafiosa del presidente della Regione Piersanti Mattarella, che lavorava per una "Sicilia con le carte in regola".
Un'espressione, ha aggiunto l'esponente politico, con cui Piersanti voleva affermare "l'esigenza della Sicilia
di presentarsi davanti al governo nazionale e nei confronti delle altre regioni avendo titolo per chiedere con diritto cio' che le competeva: e cio' significava, naturalmente, una Regione con la spesa trasparente e ordinata, che facesse proprio il forte richiamo alla legalita', al contrasto alla corruzione e alla mafia". Ha proseguito Sergio Mattarella: "Io credo che nessuno di questi uomini avesse la vocazione a fare l'eroe, ma avevano questo senso della dignita' del proprio ruolo e di se stessi".
Infine, ha ricordato un episodio che testimonia il legame tra i due fratelli: "La moglie di Piersanti e la mia sono sorelle; mia moglie non aveva piu' il padre e a condurla all'altare e' stato proprio Piersanti. E' il ricordo piu' intenso del mio rapporto con lui".