Nella relazione di servizio redatta dai militari di Circomare si
evidenzia il cedimento di una porzione del manto stradale. E ciò rappresenta una «concreta condizione di pericolo imminente». Per questo, al fine di prevenire incidenti e salvaguardare la sicurezza portuale, è stato vietato il transito veicolare e pedonale. Ma soprattutto è stato vietato l'ormeggio di qualsiasi natante. «Il Comune - afferma l'ordinanza a firma del maresciallo Stefano Di Girolamo - è onerato della recinzione dei siti, del posizionamento di idonei cartelli riportanti gli estremi dell'ordinanza e indicanti il relativo stato di pericolo». E' già la seconda volta, nell'arco di sette mesi, che viene ordinata la chiusura del molo attraverso il quale si arriva alla banchina Colombo, quella a cui attraccano le navi più grandi. Il materiale scaricato da queste ultime, quindi, non potrà essere trasportato verso terra. Anche all'inizio dello scorso mese di giugno, il molo di ponente era stato chiuso dopo che nel tratto iniziale si abbassò una parte dell'asfalto, facendo temere l'apertura di una voragine. In precedenza erano stati interdetti la banchina curvilinea e il molo Florio. Quest'ultimo scricchiolio delle strutture è, dunque, l'ennesimo segnale di un processo di degrado più volte segnalato, in passato, anche dall'ex comandante Silvestro Girgenti e poi ribadito anche dal tenente di vascello Vincenzo Cascio, che in una nota inviata all'assessorato regionale Territorio e Ambiente, nonché ad altri enti interessati, fece un dettagliato elenco di tutte le carenze dello scalo marittimo. Sottolineando le ripercussioni negative sull'economia locale.