E' stata massiccia infatti, ieri, l'adesione degli avvocati penalisti allo sciopero indetto dall'Unione delle Camere penali italiane per protestare contro il cosiddetto ''processo breve'', il ddl che fissa in due anni la durata del processo penale per ogni grado di giudizio. Con l'astensione dalle udienze, i penalisti intendono manifestare tutta la loro contrarietà a «scorciatoie inutili, pericolose ed incostituzionali, frutto avvelenato del rapporto tra politica e magistratura». Nove sono stati, in Tribunale, processi non celebrati e rinviati ad altra data, tra cui appunto, quello su Maggio. Ieri era prevista la prima udienza, ma questa è stata rinviata al 10 febbraio. Tra gli altri processi ''saltati'' anche quello denominato ''Abate Vito + 12'', che vede alla sbarra le persone coinvolte nell'inchiesta della Guardia di finanza «Re Mida».