Questo, però, senza alcuna negoziazione, nè lettera di incarico da parte del Comune in cui si formalizzava il rapporto, stabilendo le modalità di espletamento, la durata e i costi del servizio.
"Intenzionalmente", dunque, secondo l'accusa, Fazio ha procurato a Galfano un "ingiusto vantaggio patrimoniale", o comunque ha arrecato un "danno" ad un altro ambulatorio veterinario di Marsala che aveva dato la disponibilità all'espletamento dello stesso servizio. A condurre l'indagine è stata la guardia di finanza.
I fatti contestati si riferiscono a cani vittime di incidenti lungo le strade o cuccioli lasciati abbandonati nei cassonetti, e portati dai vigili urbani o dalle associazioni di volontariato nei due centri veterinari, prima che si aprisse il canile di Contrada Ponte Fiumarella. Fazio si è difeso dicendo di essersi limitato a pagare servizi per prestazioni sanitarie a cani ai quali era necessario prestare soccorso".