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19/01/2010 05:10:32

Sovraffollamento delle carceri in Provincia di Trapani. E' allarme

Per questo, è necessario che il Parlamento avvii con urgenza una riforma in materia di custodia cautelare preventiva, di tutela dei diritti dei detenuti e di trattamenti sanzionatori e rieducativi. La strada dell'adozione di pene alternative per i detenuti che hanno compiuto reati minori permetterebbe di risolvere in parte il problema del sovraffollamento e contribuirebbe a ridurre il disagio psicologico». Lo dice l'europarlamentare Rita Borsellino a sostegno della mozione Bernardini sulle criticità dei penitenziari italiani discussa alla Camera. E l'intervento dell'on. Borsellino è condotto indicando come esempio la situazione nel carcere di San Giuliano: «Quest'anno – ha aggiunto infatti l'europarlamentare del Pd – in occasione dell'iniziativa “Ferragosto in carcere 2009” promossa dai Radicali italiani, ho avuto modo di toccare con mano questa realtà disastrata, in particolare di quella di San Giuliano, in cui la popolazione carceraria è di oltre 500 detenuti, quasi il doppio rispetto alla capienza reale della struttura, che è di 280 persone».
Ma nel carcere di Trapani al sovraffollamento c'è da affiancare il problema della carenza di personale: «Nonostante la struttura disponga di locali per attività alternative per i detenuti ai fini della rieducazione - ha aggiunto l'on. Borsellino – la carenza di personale, destinato ai servizi classici di sorveglianza, non lo consente».

 

A dare i numeri di una situazione non più tollerabile è Peppe Poma, Presidente del Consiglio Provinciale. La casa circondariale del capoluogo ha superato ampiamente ogni possibile e sopportabile limite tecnico e umano. Ci sono circa 500 detenuti rispetto alla prevista capienza di 280 persone. A questo, va drammaticamente a sommarsi la contemporanea pesante carenza di personale che mette a serio rischio anche le più elementari garanzie di sicurezza. "Mi permetto inoltre  di ricordare - scrive Poma al ministro della giustizia Alfano- che, sulla base dei dati ufficiali raccolti dalle organizzazioni sindacali di categoria, fra Trapani, Favignana, Castelvetrano e Marsala sono in atto detenute 309 persone in più rispetto alla ricettività massima a fronte della mancanza di almeno 100 agenti nel previsto organico". Il presidente del consiglio provinciale, nella lettera, non manca di puntualizzare come, nonostante le ripetute sollecitazioni, quest'ultimo aspetto venga ad oggi eluso. Poma infine torna ad invitare Alfano a venire a constatare di persona la situazione della carceri trapanesi per rendersi conto della gravità della situazione. "Non basta proclamare la costruzione di un nuovo padiglione, occorre intervenire concretamente".
 

E non è un caso se lo scorso 18 Aprile sono avvenuti dei disordini nel carcere di Trapani.  Un gruppo di detenuti tunisini, nella sezione Mediterranea dove si trovano molti extracomunitari, ha aggredito le guardie penitenziarie. Cinque agenti sono rimasti feriti: uno di loro ha riportato la frattura scomposta dell'avambraccio destro mentre gli altri hanno prognosi che vanno dai 5 ai 10 giorni. Dichiarò Eugenio Sarno, segretario generale della Uil Pa penitenziari. "Quanto accaduto deve far riflettere sull'opportunità di interventi immediati atti a deflazionare il grave sovrappopolamento delle carceri italiane o episodi come quello registrato ieri sera saranno cronaca quotidiana.

 La Uil penitenziari da tempo ha lanciato l'allarme sulla ingestibilità degli istituti di pena. "Dopo quanto accaduto a Trapani - disse Sarno - il ministro Alfano, il Governo e tutto il Parlamento hanno il dovere di aprire immediatamente un confronto parlamentare sulle possibili soluzioni per evitare una catastrofe annunciata. L'emergenza penitenziaria va risolta con interventi immediati e mirati".