La societa' ha comunicato ieri ai sindacati che intende avviare le procedure. Gli operai sono gia' in cassa integrazione. Tutto dopo che nel 2008 fu rilasciata una nuova autorizzazione ad una impresa portuale che pero' non solo non ha apportato nuovi traffici e movimentazioni nello scalo, ma utilizza il proprio personale. La S.c.s si e' trovata dunque in difficolta', senza operazioni di movimentazion
e da poter svolgere e con un carico di lavoro quasi pari a zero.
"Chiediamo al ministero dei Trasporti di verificare la regolarita' delle autorizzazioni rilasciate dall'autorita' marittima - spiega Nino Napol, segretario Fit Cisl Portuali - e alle istituzioni locali, provinciali e regionali, di trovare soluzioni per la salvaguardia dei 42 posti di lavoro in una terra come la Sicilia che paga gia' un alto prezzo legato alle tante vertenze occupazionali sorte dopo la crisi economica. I lavoratori non si fermeranno e protesteranno fino a che non otterranno risposte".